Quartier del Piave
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PIEVE DI SOLIGO: intitolato il Palazzetto dello sport a Francesco Fabbri

La cerimonia si è tenuta lo scorso 27 maggio

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PIEVE DI SOLIGO: intitolato il Palazzetto dello sport a Francesco Fabbri

PalaFabbri è ora il nome del palasport di Pieve di Soligo, ubicato in via Mira. È stata coronata da un grande successo di partecipazione la cerimonia ufficiale di intitolazione al ministro Francesco Fabbri (1921-1977) della moderna struttura, importante e qualificata per la pratica agonistica, il benessere, il tempo libero e le attività culturali e sociali del territorio, svoltasi nella mattinata dello scorso 27 maggio.

Oltre 450 persone sono intervenute all’evento e una folta compagine di giovani alunni e studenti delle scuole di Pieve di Soligo, insieme a rappresentanti istituzionali e associativi e a delegazioni arrivate anche da fuori provincia di Treviso. “Memoria del futuro”: questa la visione che ha attraversato i vari momenti dell’incontro, che hanno intrecciato il ricordo della persona e dell’opera del senatore e ministro Fabbri con la scelta di intitolare proprio all’insigne statista nativo di Solighetto il palazzetto dello sport. Sono intervenuti il sindaco Stefano Soldan, il presidente della Fondazione Francesco Fabbri Alberto Baban, la presidente del Consorzio Bim Piave Treviso, Cristina Da Soller, e il coordinatore VIP e promotore della petizione per il PalaFabbri, Marco Zabotti (nella foto).

Alla cerimonia sono arrivati i messaggi di saluto del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del cardinale pievigino Beniamino Stella: “Ho conosciuto personalmente, incontrato più volte e stimato in vita il compianto Senatore e Ministro Francesco Fabbri - ha scritto il porporato - una personalità politica di straordinario rilievo per la storia della nostra terra. La radice del suo impegno amministrativo e politico, qualificato e competente, discreto e disinteressato, al servizio delle istituzioni locali e nazionali, fino ai più alti livelli di governo della Nazione, è stato sicuramente nella sua fede cristiana, robusta ma senza ostentazione, serena e naturale, e mai nascosta, coerente nell’ambito privato e soprattutto nel pubblico, vissuta sin da giovanissimo nella sua attività di socio e responsabile dell’Azione Cattolica”. “Il ministro Fabbri è stato esemplare e trasparente nel suo itinerario umano e spirituale - ha osservato ancora Stella - traducendo in fatti concreti l’idea e un profilo della politica come “forma esimia della carità”, lungimirante e lucida nei propositi, onesta e trasparente nelle opere, capace di avere uno sguardo attento e personale sulle esigenze dei singoli e della comunità. Egli è stato, ed è tuttora, un luminoso punto di riferimento (...) un vero e autentico simbolo di questa terra”.

L’arciprete monsignor Giuseppe Nadal ha benedetto l‘opera scultorea del busto di Francesco Fabbri realizzata dal maestro Valerio De Marchi, salutata con vivo apprezzamento da tutti i partecipanti. Consensi unanimi anche per la proiezione all’ingresso della struttura della serie di foto storiche sulla vita di Fabbri, e per la prima distribuzione nell’occasione della bella ristampa del libro del 1985 “Nino carissimo… arrivederci!”, autore don Mario Gerlin in ricordo dell’amico Francesco “Nino” Fabbri, a cura dell’Associazione Amici di don Mario Gerlin, con il patrocinio di VIP e il contributo di Banca della Marca. AM

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