Previsioni meteo - 07.02.2017

Dopo lunghe settimane di siccità, alcune perturbazioni atlantiche accompagnate da aria piuttosto mite ed umida hanno apportato precipitazioni significative, con la prima neve stagionale di un certo spessore (circa 40-50cm oltre i 1500m). In questa immagine dal Rifugio Città di Fiume osserviamo l’innevamento finalmente consistente, frutto delle recenti precipitazioni.

La situazione generale subirà però un nuovo cambiamento, con interruzione dei flussi oceanici; il rafforzamento dell’alta pressione continentale tra Scandinavia e Russia favorirà l’arrivo di aria via via più secca e fredda, specie da mercoledì pomeriggio/sera. In questo contesto le precipitazioni torneranno ad essere poco probabili, con l’esclusione di venerdì quando aria temporaneamente più umida in quota, proveniente da sud, scorrerà sull’aria fredda dei bassi strati. Le temperature torneranno nella media del periodo, con forti gelate sugli altopiani prealpini e valli innevate.

Previsione per i prossimi giorni:

Martedì 7 febbraio (attendibilità 90%): progressivo miglioramento del tempo con nuvolosità che andrà esaurendosi, seppur ancora presente con nubi medio-alte in transito da nord verso sud. Clima più freddo specie in quota, con venti da nordest. In pianura valori compresi tra 3 e 5°C di notte e 8-10°C di giorno.

Mercoledì 8 (90%): una nuova perturbazione atlantica si affaccerà da ovest, ma il contemporaneo rinforzo dell’alta pressione ad est impedirà al corpo nuvoloso di portare effetti sulle nostre regioni. Vi sarà una diffusa nuvolosità medio-alta che non porterà precipitazioni. Nel contempo inizierà ad affluire aria più fredda a tutte le quote, con valori termici che in serata si porteranno di nuovo attorno o poco sotto lo zero in pianura.

Giovedì 9 (90%): situazione simile al giorno precedente, con intensificazione del flusso freddo e valori diurni in pianura non superiori a 5-6°C. La nuvolosità impedirà netti raffreddamenti notturni, ad eccezione di limitate zone dove le minime potrebbero scendere a -3/-5°C.

Venerdì 10 (70%): da sud arriverà un impulso di aria più umida in quota, che potrebbe generare deboli precipitazioni specie sulla fascia prealpina e pedemontana, con quota neve a 800-1000m. I fenomeni saranno in ogni caso assai modesti, non superiori a 1-5cm di neve.

Le mappe che analizzano l’andamento degli strati superiori dell’atmosfera stanno individuando un fenomeno assai raro ed interessante, noto come “split del vortice polare stratosferico”; questo particolare fenomeno, che inizia dalla stratosfera e talvolta si propaga anche negli strati inferiori (troposfera) è stato in passato legato ad imponenti irruzioni di aria fredda, in quanto genera un forte disturbo al normale flusso delle correnti da ovest ad est, innescando correnti da est ad ovest e quindi favorendo l’avvento del freddo di origine russa verso l’Europa.

Tale previsione non solo è a lungo termine (13-15gg), ma per ora limitata solo alle alte quote, senza alcuna conferma di propagazione verso il basso (condizione essenziale per avere un cambiamento reale del tempo). E’ interessante osservare questi fenomeni anche solo per pura didattica, in quanto solo una serie molto complessa di eventi comporta un reale effetto anche sulle nostre regioni; sarà probabile leggere o sentire su TV/giornali/internet circa “probabili” irruzioni gelide di portata secolare: l’avviso è di prendere tali proclami per una semplice “sciacquata” di bocca, e restare aggiornati su queste pagine dove, nel caso in cui l’evoluzione fosse confermata, non mancheremo di analizzarla con pacatezza e metodo scientifico.

Un esempio delle complesse mappe che analizzano la stratosfera e danno l’indizio del fenomeno sopra descritto.