Previsioni meteo - 10.01.2017

L'afflusso di aria fredda di origine artico-continentale (nord della Russia e Scandinavia) è ancora ben attivo sulle nostre regioni, grazie alla persistenza di un "nocciolo" assai tenace sui Balcani. Il freddo vero, tipicamente invernale, è arrivato tra 5 e 6 gennaio, dapprima sottoforma di venti impetuosi e inizialmente miti (a causa dell'effetto fohn, in caduta dalle Alpi) e poi, quando il vento si è calmato, con un brusco calo termico che ha portato i valori anche sotto i -10ºC in alcune località.

Evidente, nel grafico di temperatura registrata presso il Seminario Vescovile (Stazione Nesa http://www.nesaftp.it/DATI_UTENTI/LAZIONE ), l'andamento molto mite di dicembre e il successivo calo avvenuto a gennaio.

Questo andamento è tipico dell’aria fredda di origine continentale, densa e pesante. Valori così bassi non si registravano dal febbraio 2012, e prima dal dicembre 2009: si tratta di temperature tra 5 e 7ºC sotto la media, ma tali valori non costituiscono alcun record né tantomeno una rarità nella climatologia locale.
In questa mappa di temperatura al suolo, si nota bene la presenza di valori molto bassi sull'est Europa, dove sono frequenti punte inferiori ai -20º

Ecco il tempo per i prossimi giorni:
Martedì 10 gennaio (attendibilità 90%): nuvolosità medio-alta stratiforme, più presente al mattino, ma senza precipitazioni. In giornata progressive e più ampie schiarite, fino a cielo poco nuvoloso in serata. Temperature in lieve rialzo fino alla sera, poi nuovo afflusso freddo da est con calo termico notevole specie se il cielo risultasse sereno nella notte.
Mercoledì 11 (90%): cielo sereno o poco nuvoloso, con clima assai freddo e diffusi valori mattutini prossimi a -8/-10ºC. In giornata temperature massime attorno a 0ºC, con nuovo netto calo al tramonto su valori ampiamente sotto lo zero.
Giovedì 12 (80%): dopo una notte ancora serena e minime ampiamente negative, inizierà l'afflusso di aria via via più mite da sudovest, che andrà a sostituire lo strato freddo esistente. Tuttavia, essendo tale strato assai coriaceo, l'aumento termico sarà molto più repentino ed evidente in quota, mentre in pianura e nelle valli permarranno temperatura ancora basse, sebbene in lenta mitigazione. Cielo tra parzialmente nuvoloso e nuvoloso specie in serata, quando non saranno escluse brevi ed isolate precipitazioni, nevose però solo oltre i 1000-1200m.
Venerdì entrerà una nuova, ampia saccatura a carattere freddo in quota, di origine nord-atlantica; si manifesta chiaramente nei valori di temperatura attesi a circa 5500m. Gli effetti sulle nostre regioni saranno però marginali, con qualche possibile fenomeno nevoso a 600-900m seguito da un miglioramento con ingresso di venti nord-occidentali.