Oggi Domenica
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Regole buone di vita

La riflessione sulla Parola di Dio domenicale.

Regole buone di vita

Domenica 16 dicembre - III di Avvento - Gaudete - anno C - terza settimana del Salterio - colore liturgico viola o rosaceo Sof 3, 14-18; Is 12; Fil 4, 4-7; Lc 3, 10-18 Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele

Le regole di vita che Giovanni Battista suggerisce alle varie categorie di persone sono buone, ma non sono la cosa principale. Importante è ciò che annuncia in seguito, quando la gente gli domanda se è lui il messia atteso, e lui dichiara: “Io vi battezzo con acqua, ma viene colui che è più forte di me… Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”. È questa la bella notizia: l’arrivo di colui che non solo indica buone regole di vita, ma porta un fuoco che brucia il male e infonde uno Spirito che cambia radicalmente la vita. Ripetere che bisogna comportarsi bene è inefficace e può diventare sterile moralismo. È come dire a uno zoppo: “Dai, cammina”. La nostra situazione è che non ce la facciamo a vivere bene seguendo le indicazioni morali. È ampiamente proclamato un generale L scetticismo riguardo alla possibilità di liberare il mondo dal male: dalla guerra, dalla corruzione, dalle ingiustizie. Il male ha sempre l’ultima parola, si dice. E questo scetticismo intacca anche la volontà personale. Gli affari sono affari; prima che agli altri devo pensare a me; a chi mi fa del male devo saper rispondere. Per questo la dichiarazione di Giovanni che sta per venire colui che battezzerà “in Spirito Santo e fuoco” è fondamentale per la vita umana. È la bella notizia che costituisce l’essenza della fede che non è una lista di comandi da osservare, ma prima di tutto l’incontro con una persona che ti rigenera totalmente. Anche le altre letture contengono l’annuncio di questa presenza sottolineando che non solo metterà la vita al riparo del male, ma farà rinascere la gioia di vivere. Nella prima, il profeta Sofonia lancia al popolo questi comandi: “Rallegrati, grida di gioia, esulta”. Perché tanta gioia che costituisce il tema di questa domenica? Perché “il Signore Dio, in mezzo a te, è un salvatore potente”. La convinzione che Dio è presente e infonde sicurezza, raggiunge la sua pienezza con Gesù, il salvatore, per cui Paolo, nella seconda, può ordinare ai cristiani di Filippi: “Fratelli siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto, siate lieti”. Soltanto dopo l’incontro con Gesù Cristo e l’adesione a lui nella fede, le regole di vita diventano importanti: non vane esortazioni, ma efficaci indicazioni di cambiamento. Solo allora diventa importante ascoltare quello che Giovanni dice alla gente. Incominciando dal primo comando: “Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha e chi ha da mangiare faccia altrettanto”. È la regola fondamentale ribadita in tutti i modi da Gesù: bisogna guardare agli altri e non soltanto a se stessi. Chi afferma “prima devo pensare a me”, non si accorgerà mai degli altri, perché si avvolgerà in se stesso e tutto diventa necessario per lui e niente avanza per gli altri. L’io e l’altro devono stare sempre insieme. È la logica di vita di Gesù del tutto diversa da quella che proclama “prima io, prima noi…”. Che poi non è molto diversa dalla logica “io mi difendo da solo”, che è la radice di ogni violenza, perché chi è chiuso in se stesso, vede dappertutto nemici da cui difendersi. Non è saggio mettere in mano a tutti strumenti che fanno del male agli altri. Può capitare che si possa usare una bomboletta di spray urticante per rubare qualcosa o semplicemente per fare uno stupido scherzo con le conseguenze che abbiamo visto la scorsa settimana. Meglio seguire le regole di vita del vangelo, sapendo che non sono ideali impossibili da realizzare, ma la forma giusta da dare alla vita umana di cui il Signore garantisce la possibilità.

Don Gianpietro Moret

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