BORGO VALBELLUNA: situazione profughi ucraini

A quasi un anno dall’inizio della guerra in Ucraina (24 febbraio 2022) e dopo 11 mesi dall’arrivo dei primi rifugiati nel territorio di Borgo Valbelluna (7 marzo 2022), la situazione dell’accoglienza sembra essersi stabilizzata.

Si stima dalle domande dei richiedenti asilo che nel territorio siano transitate 85 persone di cui 18 minori (dati dell’ufficio Polizia Locale). Diversi di questi, nel corso di questi ultimi mesi, sono rientrati nel proprio Paese.

Parecchi nuclei hanno decisione di permanere nel comune di Borgo Valbelluna, iniziando un percorso di integrazione di tipo lavorativo e scolastico.

Coloro che sono rimasti sono per lo più donne con bambini e ragazzi che hanno dei contatti significativi nel nostro Comune, quali genitori, fratelli o zii che lavorano o vivono qui da molto tempo come assistenti familiari.

Il sostegno a tutte le famiglie, siano state ospitate dal Comune o dai privati è stato possibile in prima battuta dalla rete di solidarietà che si è da subito creata, grazie alle associazioni di volontariato, quali le parrocchie, gli scout, la Caritas, l’associazione Insieme SiPuò, l’Auser di Mel e Lentiai: in questo momento è ancora garantito il pacco alimentare e il supporto ai minori per i servizi scolastici quali mensa e trasporto scolastico.

Inoltre la settimana scorsa sono stati erogati degli aiuti economici a 16 nuclei famigliari residenti nel Comune per un importo totale di 6120 euro, di cui hanno beneficiato 21 adulti e 6 minori.

Tale supporto è stato possibile grazie ai fondi raccolti nei mesi scorsi nel conto corrente messo a disposizione dal comune da parte di privati cittadini e associazioni che avessero voluto fare delle donazioni in denaro: in particolare si debbono ringraziare la Corale di Limana, il Circolo AUSER “Il Sole” di Mel e l’associazione sportiva dilettantistica Gym di Via Tempietto, che hanno devoluto cifre importanti raccolte con le loro attività.

“La situazione della guerra non sembra risolversi in tempi brevi, e per questo siamo tutti preoccupati e addolorati. Continuiamo a sperare in una risoluzione della tragica situazione, ma finché i rifugiati rimangono sul nostro territorio continueremo a fare il possibile per garantire l’accoglienza e l’integrazione, sebbene possiamo immaginare che la volontà delle persone Ucraine sia quella di riabbracciare prima possibile i loro cari. Resta sempre alta l’attenzione su queste persone e sul loro percorso, per mettere a disposizione i servizi e fare in modo che le difficoltà che incontrano possano essere mitigate dal supporto di Comune e dalle preziose Associazioni di volontariato”.

 (comunicato stampa)