Vallata - Zumellese
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MEL: Acc, il Mise ha firmato il decreto per l’erogazione dei fondi

L'annuncio da parte del ministro D'Incà

MEL: Acc, il Mise ha firmato il decreto per l’erogazione dei fondi

Buone notizie per il futuro di Acc. Il decreto per l’erogazione dei fondi previsti dall’articolo 37 della legge 69/21 ex decreto Sostegni è stato firmato dal Mise. Lo ha comunicato il ministro Federico D’Incà. «Ora manca il passaggio finale al Mef e poi la valutazione della Corte dei Conti e della Commissione Europea», aggiunge. «Di conseguenza, lo stabilimento Acc di Mel potrà accedere alle linee di credito bancarie necessarie per proseguire la propria attività attraverso le garanzie di Sace». «Sono convinto che il Ministero dell’Economia e Finanze, attraverso il ministro Daniele Franco che ha seguito con attenzione la stesura del decreto Sostegni, saprà terminare in pochi giorni l’iter attuativo dell’articolo 37 che, ad oggi, presenta una copertura di 400 milioni di euro», prosegue il ministro. «Si tratta di importanti risorse in grado di rilanciare le tante aziende del nostro paese ad oggi in amministrazione straordinaria, come nel caso dello stabilimento Acc di Mel. Mi auguro che, grazie le nuove linee di credito coperte dalle garanzie Sace, questo lungo percorso di salvezza possa finalmente concludersi nei migliori dei modi per i dipendenti e per l’intero territorio che ha sempre creduto in questa realtà».

Il tempo, però, è ormai agli sgoccioli. Senza liquidità la fabbrica zumellese sarà costretta a chiudere e a mandare in cassa straordinaria dal 1° luglio i 315 dipendenti. E questo creerebbe non pochi problemi per la vendita dello stabilimento. La proceduta di gara è stata pubblicata il 14 giugno e gli operatori potranno dichiarare il loro interesse entro il 27 di questo mese.

Della partita relativa all’art. 37 si è parlato anche all’incontro di oggi, giovedì 17 giugno, a Roma tra il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Un vertice molto atteso, che era stato anticipato dallo stesso governatore lunedì scorso, dopo l’incontro con i segretari di Belluno di Fiom e Uilm. «Con il ministro, che sta seguendo da vicino la questione, abbiamo parlato approfonditamente», precisa Zaia. «La novità è rappresentata dal fatto che la partita dell’articolo 37 è di fatto confermata e chiusa. Ormai ci sono le ultime firme e va alla Corte dei Conti. Ancora in fase di attesa un eventuale progetto di valorizzazione industriale di questa realtà, ma in ogni caso credo che in tempi brevi, se tutto procederà come previsto, ci saranno aggiornamenti, ma è giusto che di questo parli il ministro».

«Apprezziamo l’energia con cui Zaia ha preso le difese di un patrimonio del territorio che può ancora contribuire in modo significativo allo sviluppo economico di alcune filiere chiave come quelle dell’elettrodomestico», commenta la Fiom Cgil. «Aiamo certi che grazie al suo presidio su Roma si sblocheranno i finanziamenti, abbiamo fiducia che egli impedirà che la gara di vendita in corso si concluda con la svendita a cinesi o bengalesi, lo invitiamo ad aprire al più presto un tavolo concertativo per fissare, valorizzando la vera autonomia, i fondamenti di una politica industriale propulsiva a livello regionale. Per il resto si faccia in fretta, la “Repubblica operaia di Acc” comunque resisterà».

Martina Reolon - L'Amico del Popolo (Belluno)

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