
È nata nel 2023, ed è già alla sua terza edizione. Ad inaugurare il nuovo prezioso cartellone di incontri di Una Collina di Libri, la festa internazionale della letteratura delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, sarà la straordinaria voce di Javier Cercas, narratore spagnolo amato da milioni di lettori, vincitore del Premio Grinzane Cavour e del Premio Planeta, già autore dei best seller “Soldati di Salamina”, “Anatomia di un istante” e “L’impostore”.
L’occasione, giovedì 15 maggio 2025 alle 19, è la presentazione in anteprima italiana del nuovissimo libro di Cercas, “Il folle di Dio alla fine del mondo” (Guanda): un dialogo, nella forma che ha reso celebre Cercas ovvero quella del “romanzo senza finzione”, tra un autore dichiaratamente ateo e razionalista e papa Francesco. Nella magnifica sede del Teatro Accademia, a Conegliano (Treviso). Dopo il grande successo delle prime due edizioni, Una Collina di Libri porterà sulle Colline che sono Patrimonio dell’Umanità Unesco sei nuovi speciali appuntamenti con i protagonisti assoluti della letteratura, del giornalismo e delle arti, da maggio a novembre. Il programma completo, per il quale c’è molta attesa, sarà presentato a breve.
La manifestazione, organizzata dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, con il patrocinio della Regione del Veneto, è diretta da Francesco Chiamulera, già ideatore e responsabile di Una Montagna di Libri a Cortina d’Ampezzo.
L’incontro con Javier Cercas, intervistato da Francesco Chiamulera, si terrà alle ore 19, con apertura della sala dalle 18. Ingresso libero, prenotazione consigliata su eventbrite.it. Info: [email protected].
L’incontro
«Ecco un folle senza Dio che insegue il folle di Dio fino alla fine del mondo.» Da questo attacco folgorante prende avvio un libro unico, che nessuno finora aveva avuto l’opportunità di scrivere. Il «folle senza Dio» è uno scrittore ateo e anticlericale, che si definisce laicista militante, mosso dal desiderio di parlare a tu per tu con papa Francesco, il «folle di Dio», come amava definirsi anche il santo di cui ha scelto il nome. Ma oltre che unico, perché mai il Vaticano aveva aperto le sue porte a uno scrittore con tanta generosità, questo è un libro di notevole profondità, il racconto magistrale e personale che scaturisce dalla penna di un grande autore: quasi un thriller su quello che è il più antico mistero della storia dell’umanità. È vero che esiste la vita dopo la morte? Nella forma narrativa che lo ha reso celebre, quella del «romanzo senza finzione», Javier Cercas cerca una risposta alla domanda che nessuno può fare a meno di porsi, fondendo in queste pagine le sue più intime ossessioni con una delle preoccupazioni fondamentali della società contemporanea: il ruolo della spiritualità e della trascendenza nella vita umana, che inevitabilmente si confronta con la religione e con il desiderio di immortalità.
L’autore
Javier Cercas è nato nel 1962 a Ibahernando, Cáceres. La sua opera, tradotta in più di trenta lingue, è pubblicata in Italia da Guanda: Soldati di Salamina (Premio Grinzane Cavour 2003), Il movente, La velocità della luce, La donna del ritratto, Anatomia di un istante, Il nuovo inquilino, La verità di Agamennone, Le leggi della frontiera, L’avventura di scrivere romanzi (con Bruno Arpaia), L’impostore, Il sovrano delle ombre, Colpi alla cieca, e la trilogia formata da Terra Alta, Indipendenza, Il castello di Barbablù. I suoi libri hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui il Premio Nacional in Spagna, l’Independent Foreign Fiction Prize nel Regno Unito, il Prix Méditerranée in Francia, il Premio de la Crítica in Cile, il Correntes d’Escritas in Portogallo, l’Athens European Prize for Literature in Grecia, il Taofen in Cina e il Prix du Livre Européen assegnato dal Parlamento Europeo. Tra i premi ricevuti in Italia ricordiamo il Grinzane Cavour, il Premio Salone Internazionale del Libro di Torino e il Premio Letterario Internazionale Mondello. Dal 2024 Javier Cercas è membro della Real Academia Española.