
“Un passo deciso verso un Veneto più verde e più efficiente, che consumerà meno energia ma soprattutto che la produrrà in modo sostenibile. Nel Veneto che stiamo costruendo la transizione energetica avverrà attraverso una sostenibilità anche economica, assieme a quella ambientale e sociale. Questa non è solo un’opportunità tecnica, ma una scelta di visione: scommettiamo sulla qualità della vita, sull’aria pulita, sul risparmio energetico e sulla competitività delle imprese, aiutando concretamente chi investe in un modo nuovo di portare energia nelle nostre città ed aree rurali. Il teleriscaldamento, in questa prospettiva, è un investimento in efficienza degli impianti e nell’utilizzo delle fonti rinnovabili, che contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2 e di inquinanti”.
L’assessore regionale all’Energia Roberto Marcato annuncia l’approvazione di un nuovo bando da 7 milioni di euro per sostenere la realizzazione e il rinnovamento delle reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento: un’infrastruttura invisibile ma fondamentale per portare calore e comfort nelle case, scuole, edifici pubblici e imprese, in modo sostenibile.
Il bando si inserisce nell’ambito del Programma Regionale FESR 2021–2027, Azione 2.2.2 – “Realizzazione, efficientamento sostenibile, recupero e ampliamento reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento”, e va a sostenere lo sviluppo di sistemi energetici innovativi e a basso impatto ambientale, alimentati da energie rinnovabili, reti intelligenti, tecnologie pulite.
Saranno finanziati infatti nuovi sistemi di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento alimentati da fonti energetiche rinnovabili, ed interventi di ammodernamento e/o ampliamento dei sistemi di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento esistenti, già alimentati da fonti rinnovabili o che lo saranno a seguito dell’intervento, anche ricorrendo alle pompe di calore.
L’obiettivo del bando è duplice: incentivare la costruzione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento alimentati da fonti rinnovabili, e favorire l’ammodernamento o l’ampliamento di sistemi già esistenti, in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea.
Potranno beneficiare del contributo imprese di ogni dimensione, incluse cooperative senza scopo di lucro, e pubbliche amministrazioni comprese Unioni di Comuni, Unioni Montane, Province e Comuni capofila di convenzioni.
Il contributo è a fondo perduto, fino a un massimo di 3 milioni di euro per progetto, e può arrivare fino al 65% della spesa ammissibile per le micro e piccole imprese. Il contributo minimo ammissibile per progetto è di 100.000 euro. Due le finestre temporali previste per la presentazione delle domande: la prima dal 26 giugno al 2 settembre, la seconda dal 27 novembre 2025 al 26 febbraio 2026.
Per ulteriori informazioni e per accedere alla documentazione completa: www.regione.veneto.it/web/programmi-comunitari.