Cinzia Bonan, 50 anni, è la nuova Segretaria generale della Cisl Belluno Treviso. Il Consiglio generale della Unione di Belluno Treviso, che si è riunito venerdì pomeriggio a Cison di Valmarino a conclusione del secondo Congresso territoriale, si è espresso assegnando a Bonan 80 preferenze su un totale di 96 votanti. Nella nuova segreteria a tre sono stati confermati Rudy Roffaré, eletto Segretario generale aggiunto, e Alfio Calvagna.
“Ringrazio tutti per la fiducia che mi è stata data oggi - ha detto la neo-eletta -, che è frutto di un percorso condiviso che va nella direzione della continuità rispetto al lavoro fatto in questi anni. Non casualmente anche i gruppi dirigenti delle federazioni di categoria sono stati confermati nei rispettivi Congressi. Assieme a questa squadra, potenziata dall'accorpamento fra le due realtà bellunese e trevigiana, la Cisl territoriale è già al lavoro per rappresentare tutti i lavoratori, generando una rinnovata passione per la partecipazione”.
Cinzia Bonan, 50 anni, trevigiana di Casale sul Sile, ha iniziato a lavorare nel settore turistico nei primi anni Ottanta, maturando anche diverse esperienze all'estero. A metà degli anni Novanta è stata eletta rappresentante sindacale dell'azienda attiva nel servizio mense di comunità dove lavorava, presso l'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Dopo tre anni, era delegata al Congresso nazionale della Fisascat, la federazione dei lavoratori del terziario, turismo e commercio, categoria nella quale Bonan è cresciuta sindacalmente, diventando operatrice, formatrice e infine componente della segreteria territoriale trevigiana. Nel 2008 è stata eletta nella segreteria confederale Cisl Treviso, dove si è occupata da subito di organizzazione e amministrazione, ma anche di mercato del lavoro e di politiche socio-sanitarie. Nel 2013 ha proseguito l'impegno da segretaria nella nuova Cisl Belluno Treviso, con deleghe organizzative, amministrative, delle politiche delle pari opportunità e della cooperazione, gestendo la fase cruciale dell'unione delle due Cisl territoriali di Treviso e Belluno dal punto di vista finanziario e organizzativo.
“Assieme a Roffarè, Calvagna e all'uscente Lorenzon, che ringrazio per l'importante lavoro svolto in questi anni e che ci affiancherà in questa fase di passaggio di consegne - ha affermato Bonan - continueremo a lavorare per avere un territorio sempre più in grado di rispondere ai bisogni reali della nostra comunità, valorizzando il contributo dei delegati, dando loro tutti gli strumenti necessari per essere sempre più vicini ai lavoratori: il sindacato conta fintanto e maggiormente nel momento in cui è più rappresentativo, per cui adotteremo strumenti innovativi per la promozione della partecipazione, che è stata una delle parole chiave di questo Congresso”. Fra i progetti già in cantiere, la creazione di una “officina” dedicata ai giovani, per promuovere partecipazione, cultura sindacale e sociale e fare formazione.
Franco Lorenzon, che aveva annunciato la candidatura unica di Cinzia Bonan come “una proposta condivisa generata dal percorso fatto con l'accorpamento, che ha portato a far crescere un nuovo gruppo dirigente, che si è ringiovanito, ha offerto quadri ad altri livelli dell’organizzazione ed è stato confermato nei recenti congressi categoriali”, valuta l'elezione di Bonan come “una scelta di continuità ma anche di rinnovamento, in primis generazionale”. “Il fatto, poi, che sia stata eletta una donna mette in evidenza come il nostro approccio alle tematiche di genere non sia mai stato né retorico, né occasionale. E ci offre anche l’opportunità di ricordare con commozione Tina Anselmi, grande donna, grande politica, ma anche brava sindacalista della nostra Cisl territoriale”.
Rudy Roffarè, 45 anni, di Alpago, contrattualista, è stato nominato Segretario generale aggiunto su proposta di Cinzia Bonan. Le sue radici sindacali vanno ricercate nel settore dell'occhialeria e del tessile: ha iniziato nel 1995 come delegato Rsu in una azienda del bellunese, per entrare nella Filta Belluno (poi Femca) nel 1997 come operatore. Nel 2000 è stato eletto Segretario generale per il territorio bellunese della categoria, che ha guidato per 10 anni. Nel 2010 è entrato da Segretario nella segreteria Ust Cisl Belluno e nel 2013 nella segreteria unificata. “Sono onorato della fiducia ricevuta - ha dichiarato - il mio continuerà ad essere un impegno per lavorare e continuare a far crescere una squadra giovane e dinamica quale è la Cisl di Belluno e Treviso. Sul fronte bellunese, il lavoro si concentrerà sull'elaborazione di un percorso comune con tutti i soggetti del territorio per affrontare le sfide dello sviluppo sociale ed economico; dobbiamo definire insieme una visione strategica per guardare con fiducia alle opportunità date dal territorio come ambiente, turismo, sport e arte e provare ad incidere sugli elementi negativi di cui oggi la montagna soffre, a partire dallo spopolamento dei paesi e dal declino demografico”.
Protagonisti della mattinata sono stati tre ragazzi, invitati dalla Cisl per raccontare la loro percezione della grande crisi, la relazione con le altre generazioni, la visione del futuro, le aspettative, il rapporto con il lavoro e con i diritti: Patrick Barattin, Emanuela Paganin e Saihou, tre storie molto diverse ma accomunate dal medesimo approccio alla vita, basato sulla positività e sulla fiducia. Li ha intervistati il giornalista del Gazzettino Mattia Zanardo. Patrick Barattin, 19 anni di Chies d'Alpago, studente universitario al primo anno di Ingegneria dell'informazione e Organizzazione di impresa a Trento, ha creato a 18 anni Job'sCool, un programma gestionale progettato per superare le complessità burocratiche del progetto ministeriale Alternanza Scuola-Lavoro; Emanuela Paganin, 27 anni, di Taibon Agordino, una maturità classica e una laurea in Archeologia e Storia del Medio Oriente, è l'autrice di una lettera pubblicata dal Gazzettino in risposta al suicidio di un trentenne friulano e Saihou, 27 anni, originario del Gambia, è arrivato nel 2015 in Italia dalla Libia a bordo di un barcone dopo un viaggio lungo un anno, oggi residente a Treviso, richiedente asilo, con un lavoro in una cooperativa agricola.
Le conclusioni sono state affidate al segretario della Cisl nazionale Maurizio Petriccioli che ha sottolineato la “necessità che la Cisl torni a promuovere la cultura, il dialogo, la formazione, l'aggiornamento: concordo con il concetto espresso da questo Congresso di rigenerare il sindacato, che dev'essere un sindacato di prossimità, dobbiamo tenere insieme il sindacato del fare e una Cisl capace di stare all'interno di una realtà complessa come quella di oggi”.