Venerdì 14 gennaio alle 12 a Roma, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in piazza della Repubblica, l'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi presiede la liturgia eucaristica di commiato al presidente del Parlamento europeo David Sassoli, morto a 65 anni. Zuppi e Sassoli si conoscevano fin da ragazzi, quando frequentavano lo stesso liceo a Roma, il classico Virgilio. A settembre si erano incontrati a Bologna al G20 delle Religioni. La camera ardente a Roma in Campidoglio.
Un “credente animato di speranza e di carità, competente giornalista e stimato uomo delle istituzioni che, in modo pacato e rispettoso, nelle pubbliche responsabilità ricoperte si è prodigato per il bene comune con rettitudine e generoso impegno, promuovendo con lucidità e passione una visione solidale della comunità europea e dedicandosi con particolare cura agli ultimi”. Così il Papa, in un telegramma di cordoglio inviato tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin alla moglie, Alessandra Vittorini, ricorda il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, scomparso questa notte. Dichiarandosi “spiritualmente vicino” alla moglie e ai figli, Livia e Giulio, “in questo momento di dolore per la prematura scomparsa”, il Santo Padre assicura “sentita partecipazione al grave lutto che colpisce l’Italia e l’Unione europea”, invocando “dal Signore risorto la pace eterna per lui e la consolazione del cuore per quanti ne piangono la dipartita”.
Bandiere europee a mezz’asta su tutte le sedi istituzionali a Bruxelles e Strasburgo, ma anche su ambasciate e rappresentanze europee mondo. Le parole di cordoglio pronunciate dalle più alte cariche istituzionali, in Italia e in Europa, sono accompagnate da centinaia di testimonianze di stima e affetto per Sassoli.
“Siamo grati della strada fatta insieme, e porteremo avanti il suo esempio nel tentativo di dare concretezza a quella Promessa di fare sempre del nostro meglio, da scout e da cittadine e cittadini. Buona strada, David”. Si conclude con queste parole un lungo post di ringraziamento pubblicato dall’Agesci (Associazione Guide e Scouts cattolici italiani) sulla propria pagina Facebook a seguito della scomparsa di David Sassoli.“È col cuore colmo di emozioni che vogliamo dire il nostro grazie a David Sassoli, per noi non solo presidente del Parlamento europeo e giornalista, ma fratello scout”, scrive l’Agesci: “Condividiamo il grazie delle decine di migliaia di Guide e Scout Agesci per quanto ci ha insegnato e testimoniato in questi anni. Grazie per lo scautismo in cui si è formato e che ha trasformato in scelte di vita, in stile, in cultura, in impegno costante. Grazie per esserci stato vicino in tutte le occasioni in cui gli era possibile. Grazie per le parole che in questi anni ha fatto riecheggiare in tutti i contesti più alti della nostra Europa, parole di solidarietà, di cooperazione, di attenzione agli ultimi, di protagonismo per la salvaguardia del Pianeta. Grazie perché in un mondo che cambia veloce, dove fa molto più rumore l’albero che cade di quello che cresce, dove si prende spesso la scena una politica di opportunismi e superficialità, David ha incarnato un altro modo possibile di vivere scelte serie e adulte di impegno per il bene comune. Di osservare e raccontare con onestà la realtà, i fatti, le speranze, le urgenze”.
“L’antipolitica sottolinea spesso la incoerenza tra parola e fatti di quanti sono detti o si dicono onorevoli. Senza tema di smentita possiamo affermare che con David Sassoli scompare un galantuomo”. Così Renata Natili Micheli, presidente nazionale del Centro italiano femminile (Cif). “Amo ricordarlo con i pantaloni corti mentre, seduto ad una scrivania del giornale Il Popolo dove lavorava come giornalista il padre, attendeva ai compiti mentre lo aspettava. Con lo stesso sorriso di adolescente ha attraversato i giorni brevi della sua vita senza mai perdere la fede testimoniata nel servizio”, aggiunge la presidente del Cif.
“A David Sassoli ci legava un sentimento di autentica amicizia. Uomo delle istituzioni, di profonda umanità e di grande professionalità da sempre impegnato per i diritti, per difendere i valori europei e punto di riferimento in Europa nella lotta alle mafie e corruzione. Ciao David ci mancherà la tua passione per la politica”. Così Libera, l’associazione contro le mafie presieduta da don Luigi Ciotti, in una nota ricorda David Sassoli.
“‘Di notte serve aprire la sede del Parlamento europeo ai senzatetto perché è doloroso vedere tante persone cercare riparo dal freddo intenso agli angoli dell’edificio che ci ospita a Bruxelles. I poveri non possono aspettare’. Queste parole del Presidente Sassoli nel 2019 mi danno la misura della sua statura umana e civile e della sua idea di Europa. Oggi insieme alla commozione per la sua grave perdita, con profonda gratitudine vogliamo raccogliere questi valori che sentiamo nostri e impegnarci sempre più nel realizzarli”. Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari, così si è espressa questa mattina alla notizia della scomparsa del Presidente del Parlamento Europeo.
“Una notizia che non avremmo voluto apprendere. Un anno fa David Sassoli era qui con noi a dialogare con i giovani dell’Arsenale. Ricordiamo le sue parole pacate e di speranza, un uomo di dialogo che ha portato in alto il nome dell’Italia in Europa”. Così il Sermig-Arsenale della pace di Torino ricorda sulla propria pagina Facebook il presidente del Parlamento europeo scomparso nella notte ad Aviano. “Ci stringiamo attorno alla sua famiglia e preghiamo per lui”, concludono dal Sermig.
“La morte di David Sassoli ci rattrista molto”. Così il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, ha commentato la scomparsa del presidente del Parlamento europeo. “È stato un uomo a servizio del bene comune, come ha sottolineato Papa Francesco, un dono prezioso per il giornalismo, per la politica e soprattutto per la società italiana ed europea nel loro complesso”, ha proseguito fra Moroni, sottolineando che Sassoli “ha mostrato nella sua vita valori cari al francescanesimo: solidarietà, fraternità e bene comune in opposizione a disuguaglianze e discriminazioni sociali”. “San Francesco ci ricorda allo stesso tempo che la morte è anche sorella, perché è l’ultimo velo che si squarcia per condurci alla vita vera, che inaugura un nuovo modo di essere in comunione con ogni persona di buona volontà e di contribuire così al bene del mondo”, ha aggiunto il custode del Sacro Convento di Assisi. “Se dunque da un lato desidero esprimere la nostra vicinanza alla famiglia e a tutti i cari di David e assicurare la preghiera della nostra comunità francescana, che ha avuto la gioia di accoglierlo in occasione della firma della Carta e del Manifesto di Assisi, dall’altro sono certo che il bene che David è stato e ha realizzato è più che mai vivo e continuerà ad essere fecondo nell’eredità preziosa del suo pensiero e della sua testimonianza cristiana e professionale”, ha concluso fra Moroni.
(fonte: AgenSir)
(Foto Siciliani-Gennari/SIR)