Dopo le fortunate iniziative digitali, che sono state proposte nei mesi di giugno e luglio, il Festival Biblico torna “dal vivo” e sono due gli eventi che la sede di Vittorio Veneto, in sinergia con le altre sedi del Festival, organizza nel mese di settembre.
Il primo appuntamento è per sabato 26 settembre, presso l’Aula magna del Seminario vescovile (Largo seminario 2), a Vittorio Veneto, alle 17: “Parole in silenzio: come annunciare la Parola senza le parole” sarà l’argomento trattato. Interverranno Fiorenza Pestelli (coordinatrice Servizio nazionale CEI per le persone disabili), Umberto Mannoia e Lauren Stallivieri (genitori di Enzo). Modera don Alessio Magoga, direttore de L’Azione.
E se le parole non ci sono? Come si può comunicare, in particolare con i ragazzi, quando non è possibile la comunicazione verbale? E come si può raccontare il Vangelo e trasmettere la fede in un simile contesto? L’incontro intende affrontare il tema della parola e della comunicazione, in particolar modo in un contesto di disabilità, con la testimonianza diretta di chi vive questa realtà.
Il secondo appuntamento è ancora per sabato 26 settembre, sempre a Vittorio Veneto, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, con inizio alle 21. “Parola, verità e amore: Il simposio di Platone” è il titolo della serata, dedicata alla musica e al famoso dialogo di Platone: il Simposio o Convito. Nell’ascolto, si alternerà la proposta di alcuni testi (Anna Branciforti e Fabio Dalla Zuanna, lettori, ed Elena Casagrande, commentatrice) e di alcuni brani musicali, con Assuera De Vido al violino e Giada Dal Cin all’arpa.
Come spesso succedeva nel mondo antico, Socrate si trova in un banchetto con degli amici e parlano di Eros-Amore. Ogni ospite descrive la propria idea sul tema, guidato nell’argomentazione da Socrate. Immersi nell’atmosfera della Grecia classica, culla della filosofia, lo spettacolo con letture e musiche mette in scena il più conosciuto dei dialoghi di Platone. Un viaggio guidato alla scoperta della verità intorno all’Amore, quell’amore dalle molteplici forme che da sempre muove ciascuno di noi nei confronti della vita: “Eros si mostrerà esso stesso, in sé stesso, con sé stesso in un'unica forma, eterno, mentre tutte le altre cose belle partecipano. Questa, caro Socrate - disse la straniera di Mantinea -, è la dimensione della vita che, se mai altra, un uomo deve vivere: contemplando il bello in sé”.
Per entrambi gli eventi, l’ingresso è libero ma su prenotazione, scrivendo a: [email protected]