Lettere - In ricordo del maestro scomparso
Concerto per Ennio.
Redazione Online
02/04/2017

Sabato 18 marzo a San Fior nella chiesa arcipretale di San Giovanni Battista si è tenuto un concerto in ricordo di Ennio Visentin, anzi in onore di Ennio, tanta e commovente è stata la partecipazione. Avremmo voluto ringraziare tutti i presenti, ma davvero i nodi in gola, se non le lacrime agli occhi, si sono susseguiti senza tregua, rendendo impossibili le parole. Ci affidiamo a L’Azione nella certezza che il nostro grazie arriverà a quanti hanno condiviso con noi quei preziosi momenti. A tutti quelli che, da amici, da conoscenti o da semplici spettatori incuriositi, ma alla fine sicuramente entusiasti, hanno potuto comprendere la nostra profonda e silenziosa emozione di quella sera, ma che, soprattutto, comprenderanno i doverosi ringraziamenti che stiamo per fare. Perché momenti così preziosi non devono essere dimenticati, almeno non con troppa fretta, e la generosità di chi ce li ha regalati merita solo di essere riconosciuta, ed Ennio lo vuole con noi.Grazie, innanzitutto, a quelli che avrebbe voluto, ma che non ha potuto essere presenti: visto com’è andata la serata, di certo, non mancheranno altre occasioni per incontrarci.Grazie alla chiesa di San Fior, che innumerevoli volte ha visto Ennio entrare da una delle sue porte laterali: quella di destra vicino alle “suore” per le celebrazioni ufficiali, quella di sinistra vicina alla canonica per le prove di canto di sera, quella di San Bernardino per sostituire lo zio Ezio durante i vespri domenicali. Grazie, perché, come sempre, sei stata accogliente e allo stesso tempo maestosa!Grazie a don Claudio Carniel, che ha “supportato” e “sopportato” Ennio per tanti anni. Don Claudio, come possiamo contraccambiare le tue parole che continuano a dimostrare di aver compreso profondamente l’animo di Ennio?Grazie a don Luca Bronzini, che non ha avuto molto tempo per conoscere Ennio… ma, proprio per questo, sembra già “spassionatamente appassionato” a quanto Ennio ha fatto e lasciato in eredità!Grazie al coro “Gli Sconcertati”. Ennio, musicalmente parlando, non aveva pregiudizi per niente e nessuno e voi, ragazzi, sappiate che sabato sera avete cantato per qualcuno che vi ha amati dalla prima volta che vi ha sentiti e visti e avete esaudito il suo desiderio di riempire le navate della chiesa di San Fior con la vostra dolcezza, la vostra grinta, il vostro colore! E soprattutto grazie per averci aiutati a spezzare la tensione iniziale.Grazie ad Andrea Mazzer. La passione di Ennio per quelli come lui, maestri di organo e di coro, non era per i diplomi, ma, semplicemente, per la “sintonia” di pensiero. Grazie, Andrea, per aver dedicato il tuo tempo, anche quando la tua famiglia ti aspettava, ad un uomo che trovava in te un “suo simile”. Grazie per i canti che hai scelto per lui, per non aver dimenticato quanto gli piacessero. Grazie per aver diretto con rigore, ma altrettanta umiltà e costante incoraggiamento il coro di Ennio.Grazie a Marco De Zotti. Marco, decidere di portare avanti un coro, meglio una corale “storica” non è semplice, ma tu hai compreso bene che il coro di Ennio è sempre stato mosso da uno spirito giovane, sempre proteso alle novità e alle sfide: siamo certi che quel coro ti permetterà e sarà orgoglioso di esprimere con te la tua voglia di ricerca nella musica sacra, dalla più antica alla più moderna, che ti accomunava a Ennio.Grazie a Mauro Feltrin. La tromba non poteva mancare in una serata dedicata a Ennio, perché da sempre innamorato di quello strumento che, come è avvenuto durante il concerto, può alternare un’estrema delicatezza alla solennità più imponente e aiutare un coro anche quando è emozionato.Grazie a Ezio, presentatore d’eccezione e davvero eccezionale.Infine il grazie più grande alla Corale Santa Cecilia. Avete organizzato tutto alla perfezione, avete dedicato il vostro tempo non solo al canto, ma a tutto quello che potesse rendere quel sabato sera unico e indimenticabile com’è stato. E questo dimostra che, al di là di tutte le vicissitudini che voi ed Ennio avete trascorso insieme, siete un gruppo. Un gruppo che va avanti dal 1954. Un gruppo che fa ricordare anche quelli che non ci sono più, quelli che, come voi, hanno offerto tanto entusiasmo e tanta passione anche quando erano “lassù nascosti dalle grate”, e aspettavano solo il momento per elevare le proprie voci ancora più in alto! E sapete, chiunque può immaginare di fare tante cose, ma se dall’altra parte non trova un gruppo come voi… Cosa avrebbe detto Ennio del concerto?Ennio sarebbe tornato a casa sorridendo e, scuotendo la testa, avrebbe detto “i strozaria, ma i’a canta da Dio”. Grazie! Famiglia Visentin