Per Quaresima, azioni concrete e per tutti
Promossa dalla diocesi una raccolta solidale di tappi di plastica e sughero per questo tempo di Quaresima. E in Guinea arrivano i vasetti di vetro raccolti in Avvento
Redazione Online
26/03/2019

Mango, arance, mandarini. Questi e altri frutti crescono nella missione dei frati minori in Guinea Bissau. Frutti che i ragazzi della Gioventù francescana trasformano in marmellata venduta per finanziare le attività comunitarie e in particolare della Caritas. Per questa operazione servono dei vasetti di vetro e qui entra in gioco la nostra diocesi. Durante l’Avvento 2018, infatti, alcuni gruppi del catechismo, in particolare dell’unità pastorale di Ceggia, hanno accolto l’invito dell’Ufficio missionario di raccogliere barattoli con il proprio tappo. «La risposta è andata ben oltre le mie aspettative – commenta la direttrice dell’ufficio Mariagrazia Salmaso –. Ad aprile partirà il primo blocco di vasetti. Ci appoggiamo alla Rete Guinea Bissau di Verona che ogni anno invia un container che poi torna in Italia carico di anacardi ricavati dai cajù e commercializzati dal commercio equo e solidale. Grazie a questo canale i costi di trasporto dei vasetti sono contenuti».La raccolta di Avvento – che riguardava anche tappi e magliette – aveva sicuramente uno scopo solidale ma anche una finalità etica: promuovere il recupero di oggetti non più utilizzati così da ridurre la produzione di rifiuti.Considerati i buoni riscontri, l’Ufficio missionario ha deciso di proporre una nuova raccolta, questa volta di soli tappi di plastica e di sughero, per la Quaresima in corso. In questo caso non vi sarà un riutilizzo in terra di missione, ma il conferimento ad aziende che si occupano di riciclo. Già vi sono state delle adesioni: i bambini e i genitori delle scuole dell’infanzia di Tarzo e Corbanese sono all’opera nella raccolta; già decisa la destinazione del ricavato: un progetto in Burundi. Anche la parrocchia di San Vendemiano ha confermato il suo impegno e così varie catechiste. A Santi Martino e Rosa c’è un raccoglitore in fondo alla chiesa. Oggi i tappi di plastica vengono pagati 0,45 al chilo e quelli di sughero 1 euro.L’Ufficio missionario, insieme al Gruppo diocesano stili di vita, sta valutando di rendere permanente la raccolta. Naturalmente questo richiede una certa organizzazione. Per questo sono ben accetti volontari disponibili a dare una mano.«Con iniziative come queste dimostriamo concretamente che ci sta a cuore il futuro della terra – sottolinea Mariagrazia –. È un piccolo segno attraverso il quale la nostra Chiesa diocesana dimostra sintonia con le migliaia di ragazzi che il 15 marzo hanno manifestato per chiedere misure nette per bloccare il cambiamento climatico. Riciclare è un comportamento virtuoso che riduce l’inquinamento atmosferico».Ma come si fa a partecipare alla raccolta? Due sono le possibilità: consegnare direttamente in Curia vescovile il materiale oppure, se si tratta di quantità consistenti, richiedere il trasporto con un mezzo apposito. In entrambi i casi è necessario prendere accordi con Mariagrazia (346-1883940, [email protected]) o con Sabina Dal Mas (0438-940231, [email protected]). FC