PIAVE SERVIZI: l’assemblea dei soci riconferma il presidente Bonet e tutto il Cda
L’azienda si conferma tra i primi operatori in Italia per investimenti pro capite
Redazione Online
23/06/2025

L’assemblea dei Comuni soci di Piave Servizi, oggi, ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione, confermando all’unanimità la fiducia nella squadra uscente: il presidente Alessandro Bonet guiderà l’azienda anche nel prossimo triennio, affiancato dai consiglieri Gilberto Daniel, Antonella De Giusti, Paolo Tiveron e Alberta Zanatta.

Una scelta di continuità, motivata dai risultati raggiunti con la passata gestione, attestati dal voto dell’assemblea degli azionisti che ha anche approvato il Bilancio di esercizio 2024.

Ancora una volta si è confermata la solidità di Piave Servizi, mettendone in risalto la centralità nel panorama nazionale di settore. Il documento, infatti, conferma la solidità economica e patrimoniale dell’azienda, che prosegue con fiducia e determinazione il proprio percorso di potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture a beneficio del servizio idrico integrato.

Il 2024 si chiude con un utile netto di 2,9 milioni di euro, un EBITDA (acronimo di "Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization", in italiano è traducibile come "Utile prima di interessi, imposte, deprezzamenti e ammortamenti", ndr) pari al 34,4% del valore della produzione e un "cash flow operativo" ("flusso di cassa operativo" è la liquidità generata o assorbita dalle attività operative principali di un'azienda, ndr) di oltre 15 milioni di euro. Indicatori che attestano l’efficienza gestionale e la redditività della gestione orientata alla creazione di valore per il territorio.

Piave Servizi si conferma tra i primi operatori nazionali per investimenti pro capite, con una media triennale di oltre 72 euro per abitante, ben al di sopra della media nazionale. Un risultato ottenuto mantenendo in equilibrio gli indicatori di sostenibilità finanziaria, pur in un contesto caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche e normative.

Particolarmente significativo è il valore aggiunto per dipendente che ha raggiunto i 151.000 euro/dipendente, ben al di sopra della media nazionale (benchmark 115.000-125.000 euro/dipendente), a testimonianza della capacità dell'azienda di valorizzare il capitale umano, coniugando crescita dell'organico, professionalizzazione e rendimento.

Il bilancio evidenzia una struttura solida, con margini operativi e indicatori di performance superiori alla media di settore. La posizione finanziaria netta è sotto controllo e coerente con il profilo di crescita infrastrutturale dell’azienda.