
Ha voluto commissionare e donare un dipinto in segno di riconoscenza nei confronti degli operatori dell’hospice di Vittorio Veneto che si sono presi cura del papà nella fase finale del suo viaggio. Da oggi il gradito regalo di un donatore, che ha chiesto di non pubblicare il suo nome, figura tra le splendide opere che adornano le pareti di Casa Antica Fonte, struttura che accoglie e presta le cure alle persone con patologie in fase avanzata.
La cerimonia di donazione si è tenuta oggi - lunedì 23 giugno - alla presenza del direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, delle direttrici, rispettivamente, delle Cure Palliative, dr.ssa Roberta Perin, e del Distretto di Pieve di Soligo, dr.ssa Piera Bonato, oltre che del dottor Cosimo De Chirico e dottoressa Maria Tagliente, palliativisti che hanno seguito il paziente, di tutto lo staff dell’hospice, di don Primo, assistente spirituale, e di Iva Bin, responsabile della Lilt per Casa Antica Fonte fin dalla sua apertura. Il quadro è stato collocato nel salotto della struttura.
“La rete costituita da assistenza domiciliare prima, e hospice quando non era più possibile seguirlo a casa - ha sottolineato il donatore - ha consentito a mio padre, così come a noi familiari, di vivere il difficile momento del fine vita con un supporto costante e amorevole: di Casa Antica Fonte abbiamo apprezzato la qualità dell'assistenza e dell'accoglienza così come, anche, la bellezza della struttura”. Struttura che, va ricordato, ha rappresentato l’ultima splendida ideazione dell’architetto Mario Foltran che, anche lui malato di tumore in fase avanzata come la maggior parte degli ospiti dell’hospice, la ideò insieme all’arch. Meneghello, con la precisa volontà di offrire ambienti in cui l’asetticità dei luoghi di cura ha lasciato il posto al calore, all’attenzione ai dettagli, alla bellezza di un luogo in cui malati e familiari si sentono “a casa”.
“Ringrazio la famiglia per questo bellissimo dono così come l’artista che ha rappresentato in modo significativo l’impegno quotidiano di tutti gli operatori e l’unicità di ogni singolo paziente che giunge all’hospice - ha detto il direttore generale, Francesco Benazzi -. Un grazie di cuore va anche a Iva Bin e a tutti i volontari Lilt che si alternano a Casa Antica Fonte nel garantire, con il nostro personale, il massimo sostegno ai pazienti e ai loro familiari”.
L’opera, un olio su tela, è stata realizzata da Mario Tavernaro, artista poliedrico, originario di Caerano San Marco. “Saremo tutti farfalle”, lo splendido titolo scelto, a sintetizzare quello che è il destino di ognuno, per un quadro in cui il donatore ha voluto fossero presenti gli attori dell’hospice: ospiti e operatori che vi lavorano con dedizione.
Nel quadro, le farfalle bianche rappresentano i pazienti. I quindici operatori e medici sono invece simboleggiati da un lieve segno azzurro: pur essendo una traccia leggera, la loro presenza è fondamentale e non meno importante.