VENETO: la Regione leader indiscusso a livello nazionale nel comparto avicolo
Con un promettente settore biologico
Redazione Online
31/10/2024

Con un valore della produzione di circa 980 milioni di euro, il Veneto si conferma leader indiscusso a livello nazionale nel comparto avicolo, sia per quantità di produzione sia per il numero di allevamenti. La regione, specialmente nelle province di Verona, Treviso e Padova, vanta un’importante produzione di carne (polli e tacchini) e un’ampia produzione di uova, che da sola ha generato un valore di 325 milioni di euro.

Accanto alla produzione avicola tradizionale, si distingue il settore biologico, una nicchia di mercato in crescita che punta su qualità e sostenibilità. Nel Veneto operano circa 60 aziende con certificazione biologica nel comparto avicolo, suddivise in tre indirizzi produttivi: carne, uova e svezzamento. Tra questi, la produzione di uova bio rappresenta la quota maggiore, con 32 aziende attive, principalmente localizzate nelle province di Verona e Treviso e con allevamenti di grandi dimensioni nel padovano. La produzione annuale di uova biologiche in Veneto è stimata in circa 100 milioni di pezzi, pari al 5% della produzione regionale complessiva. Le aziende venete impegnate nella produzione di carne biologica, principalmente pollo, sono 28 e producono circa 390 mila capi all’anno.

L’indagine condotta da Veneto Agricoltura tra il 2023 e il 2024 ha fornito una fotografia chiara del comparto avicolo biologico veneto: le aziende del settore generano in media 290.000 euro di fatturato annuo, di cui il 60% proveniente dalla produzione biologica. Anche se la variabilità di fatturato complessivo e di quello biologico è piuttosto alta come conseguenza della variegata dimensione aziendale che si riflette anche sul numero di addetti. Per cui se la media generale è di 4 addetti per azienda, le aziende più strutturate sfiorano i 10 e le più piccole hanno 1 o 2 addetti. Da evidenziare nel complesso la presenza di imprenditori giovani e preparati, che costruiscono a fermare un'età media a 51 anni, e con il 25% dei titolari in possesso di un diploma o laurea in agraria.

L’indagine ha rilevato una significativa differenza tra la linea uova e quella carne. La prima si presenta più strutturata, con aziende di maggiore dimensione il cui calcolo da un fatturato medio superiore a 400 mila euro. Mentre gli allevamenti di carne avicola non raggiungono gli 80 mila euro, hanno dimensioni più piccole e un mercato più locale. Inoltre, si osservano diverse modalità di conduzione e canali di vendita: il 55% degli allevamenti di carne sono gestiti tramite contratti di soccida, contro il 6% di quelli per la produzione di uova, dove prevale invece la vendita diretta alla distribuzione moderna o alla filiera distributiva del biologico.

In termini economici, è possibile stimare che il valore alla produzione generato dal comparto avicolo biologico si attesti a circa 20 milioni di euro.

Per maggiori informazioni e download del report completo:

https://www.venetoagricoltura.org/2024/10/report/il-comparto-avicolo-biologico-in-veneto/