VENETO: nel comprensorio Savno 72 kg di rifiuti pro capiti all'anno
Record a Mareno: 49 kg
Redazione Online
04/12/2025

Quello della Sinistra Piave, amministrato da Savno, si conferma per il secondo anno consecutivo il migliore bacino d’ambito in Veneto per le performance nella gestione dei rifiuti. È quanto emerge dal rapporto “Comuni Ricicloni Veneto” 2025 di Legambiente.

Con 72 kg di rifiuto avviato a smaltimento per abitante nel 2024, includendo ingombranti, scarti di spazzamento e frazioni non recuperabili, la Sinistra Piave è ancora una volta il territorio più attento e responsabile a livello regionale. Ciò significa che a fronte di una produzione complessiva di 378 kg di rifiuti pro capite, Savno riesce a limitare drasticamente quanto finisce in discarica, grazie all’efficienza dei propri impianti e della raccolta porta a porta, e all’adozione da parte dell’utenza di comportamenti consapevoli. A questi aspetti si aggiunge la crescente diffusione delle pratiche di riutilizzo, sulle quali l’azienda ha deciso di puntare significativamente negli ultimi anni, in particolare promuovendo campagne di comunicazione e attività per tutte le età, a partire dalle scuole per arrivare agli adulti.

Tra gli enti locali che compongono il bacino, a distinguersi ulteriormente è Mareno di Piave, che conquista il riconoscimento di Comune più virtuoso del Veneto nella graduatoria complessiva, grazie ai soli 49 kg di rifiuto secco conferiti per abitante nel 2024.

Ben 8 Comuni del comprensorio Savno sono nelle prime dieci posizioni di questa speciale graduatoria, nell’ordine: Salgareda, Colle Umberto, Fontanelle, Sernaglia della Battaglia, Revine Lago, Cappella Maggiore e Godega di Sant’Urbano.

Da evidenziare il risultato raggiunto dai Comuni gestiti da Savno anche nelle singole categorie per numero di abitanti. Nella top 10 sotto i 5.000 residenti, infatti, compaiono ben 7 municipi (Colle Umberto, Revine Lago, Cappella Maggiore, Fregona, Miane, Portobuffolè, Sarmede); e altrettanti in quella riservata alla fascia tra i 5.000 e 15.000, con Mareno di Piave in testa seguito da Salgareda, Fontanelle, Sernaglia della Battaglia, Godega di Sant’Urbano, Mansuè e Santa Lucia di Piave.

“Il nostro territorio è tra i pochissimi in Italia ad oscillare stabilmente intorno al 90 per cento di raccolta differenziata, e il risultato è frutto di una combinazione di fattori: la responsabilità dei cittadini, le attività di educazione ambientale avviate negli anni e soprattutto l’evoluzione dell’impianto di selezione di Godega di Sant’Urbano, che rappresenta il nostro fiore all’occhiello - proseguono Faè, Vallardi e Campagna -. A Godega arrivano ogni giorno circa 150 tonnellate tra carta, cartone e imballaggi di ogni tipo, che vengono trattati attraverso un percorso altamente automatizzato. Le tecnologie in uso, le più avanzate sul mercato, ci permettono di riconoscere in tempo reale diverse tipologie di materiali, massimizzando la quantità di risorse recuperabili e riducendo in modo significativo la quota di scarto. È grazie a questi processi che riusciamo a valorizzare al massimo ciò che i cittadini conferiscono correttamente, con ricadute positive anche sulle tariffe applicate ai 44 Comuni serviti”.

Nel frattempo, il potenziamento dell’impianto è ormai vicino alla conclusione: “Porterà la struttura a raddoppiare le sue dimensioni, superando i 12.000 metri quadrati: investire nell’innovazione ci permette di guardare al futuro con maggiore consapevolezza, evitando l’utilizzo di discariche e inceneritori”, fanno sapere i vertici di Savno e Consiglio di Bacino.