VENETO: primo in Italia per importazione di prodotti florovivaistici
Report di Veneto Agricoltura
Redazione Online
26/11/2025

Il Veneto è la prima regione importatrice in Italia di piante vive e prodotti della floricoltura. A certificarlo il report “Commercio con l’estero di fiori e piante in Italia e in Veneto” di Veneto Agricoltura, presentato questa mattina nel corso della Giornata Tecnica Poinsettia 2025 al Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana”.

L’evento, che, annualmente, non solo approfondisce le strategie di produzione della stella di Natale, ma offre anche agli operatori un quadro completo sulle dinamiche che riguardano il settore florovivaistico regionale e nazionale, ha avuto proprio nell’esposizione dei dati sull’andamento del comparto uno dei suoi momenti principali.

Dagli interventi di Renzo Rossetto e Chiara Mondin, dell’Osservatorio economico agroalimentare di Veneto Agricoltura, è emerso come in Veneto, nel primo semestre del 2025, le importazioni di piante vive e prodotti della floricoltura abbiano raggiunto un valore di 57,5 milioni di euro (+4,5% rispetto allo scorso anno): in questo modo la regione figura in testa alla classifica nazionale.

Anche le esportazioni, nei primi sei mesi dell’anno, hanno evidenziato un aumento, ma più contenuto (36,9 milioni di euro il valore complessivo, +1,4% sul 2024), motivo per cui il saldo commerciale regionale è rimasto negativo (-20,6 milioni di euro) e in peggioramento del 10,6% in confronto allo stesso periodo del 2024. La tendenza veneta rispecchia in tutto e per tutto quella italiana: a livello nazionale, infatti, i dati relativi alla scorsa annata mostrano una forte crescita delle importazioni, con il raggiungimento del valore record di 866 milioni di euro (+30,8% sul 2023), e un calo significativo del saldo commerciale che, pur mantenendosi positivo (381 milioni di euro), ha fatto registrare un -25,3% sul 2023.

Queste cifre sono in linea con quelle del primo semestre 2025, arco temporale in cui le importazioni hanno toccato quota 322,6 milioni di euro (+9,2% sullo stesso periodo del 2024) e le esportazioni sono rimaste costanti (678,8 milioni di euro, +1,6%).