Domenica 24 novembre, festa di Cristo Re, la diocesi di Vittorio Veneto festeggia la Giornata del Seminario. Nell'Azione una pagina intera dedicata all'evento. Per l'occasione il vescovo Corrado Pizziolo ha scritto un messaggio.
Senza averlo esplicitamente voluto, il tema del nostro anno pastorale (“Seminare la speranza“) si sintonizza in modo singolare con il motto che da molti anni identifica il nostro Seminario diocesano: “Spes in semine”, la speranza è nel seme.
Gettare per terra un seme è sempre un atto di fede e di speranza. In questo senso il Seminario (“luogo dove si semina”) è essenzialmente casa e luogo di speranza. Ciò che viene seminato è la chiamata del Signore. In realtà (e lo sappiamo bene) è il Signore che semina, rivolgendo a ragazzi e giovani la sua chiamata. In questo senso gli occhi devono sempre rimanere fissi su Gesù: “Con gli occhi fissi su di te”. È questo il tema dell’anno formativo del nostro Seminario.
Ma il Signore Gesù vuole che tante altre persone collaborino con lui operando una preziosa mediazione per far sì che la sua voce raggiunga veramente il cuore dei chiamati facendovi germogliare e fiorire il seme della vocazione.Questa cooperazione avviene anzitutto attraverso la preghiera, anch’essa espressione di fiducia e di speranza.
La Giornata del Seminario è, quindi, prima di tutto un’occasione privilegiata di preghiera: “Pregate il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe!”.Il senso della preghiera per le vocazioni non è quello di ricordare al Signore che deve chiamare, quasi che Lui se ne fosse dimenticato; si tratta piuttosto di offrire la propria preghiera perché chi è chiamato non si lasci condizionare da dubbi e paure, ma risponda generosamente: “Eccomi!”. Come ha fatto Maria.
Accanto alla preghiera, la Giornata del Seminario è anche un momento di solidarietà materiale nei confronti di questo istituto diocesano che da quasi 450 anni si impegna a offrire una formazione adeguata ai futuri pastori della nostra chiesa diocesana. La solidarietà si esprime certamente attraverso la simpatia e l’interessamento verso l’opera del Seminario, ma anche attraverso l’aiuto economico offerto ad esso.
Com’è facile intuire, il Seminario vive in larga parte grazie alla generosità di tante persone che, con piccole o grandi offerte, sostengono la sua vita. Esorto dunque all’aiuto generoso verso il Seminario: tanto la preghiera, quanto l’aiuto economico sono un dono di generosità. Di entrambi c’è bisogno, anche per sostenere le molte iniziative di promozione vocazionale che vengono messe in atto e anche le comunità “Germoglio” che sono una preziosa novità nata in questi ultimi anni a Pieve di Soligo e a Oderzo.
Rivolgendo a tutti queste esortazione, ricordo che anche una preghiera semplice di un malato e di un anziano o una piccola offerta data con generosità sono grandi agli occhi di Dio e non rimarranno senza ascolto da parte sua.+ Corrado