E' la basilica minore abbaziale di Follina il terzo “luogo giubilare permanente” della diocesi. L’apertura della porta della basilica si è tenuta nel pomeriggio di domenica 5 gennaio.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo Corrado che si è soffermato sulle letture previste per la solennità dell’Epifania. “Pellegrini di speranza” – ha detto il vescovo – ha almeno due significati: pellegrini sostenuti e alimentati dalla speranza; pellegrini che comunicano e trasmettono speranza.
«I magi sono partiti sulla speranza - ha spiegato -. Si sono messi in moto sostenuti e alimentati dalla speranza di una promessa che quella stella conteneva. Nello stesso tempo hanno saputo trasmettere e comunicare speranza… hanno saputo essere portatori di speranza». «Ma come i Magi - ha ripreso mons. Pizziolo - anche noi siamo pellegrini di speranza. Anzitutto sostenuti e alimentati da una grande speranza, senza della quale noi non potremmo camminare nella fede e nella carità».
La sorgente della speranza, per il credente, è Cristo: «È questo il fondamento di quella speranza che sostiene e alimenta il nostro cammino. Tutte le altre speranze hanno vita breve, sono speranze a corta gittata. Solo questa speranza può sostenere il cammino di una vita».
E nello stesso tempo anche noi siamo chiamati non solo ad essere sostenuti e alimentati da una grande speranza, ma anche a comunicarla, a trasmetterla. «Il Giubileo – ha concluso il presule – come tempo di misericordia e quindi come tempo di rinnovata speranza donataci dal Signore e, a nostra volta, trasmessa da noi a tutti coloro che incontriamo».
(Servizio fotografico di Giovanni Da Broi)