
Le vetrine dell’area sfitta nel condominio Calvi, che fa da quinta all’omonima piazza di Conegliano separandola da via Colombo, sono state allestite con una serie di cartelloni dove spiccano volti e nomi di personaggi illustri della città. Sono coloro ai quali è stata intitolata una via: una selezione di protagonisti significativi che dal Medioevo ai nostri giorni hanno avuto un ruolo riconosciuto nella storia locale. L’iniziativa si intitola “Sai dove cammini?” e ha coinvolto gli studenti delle scuole medie Grava che hanno partecipato ai laboratori organizzati nell’ambito di Ricreiamo Conegliano dell’eco-designer Debora Basei, in collaborazione con Savno e con il Comune.
L’intento era quello di stimolare la curiosità dei ragazzi, facendo conoscere loro i luoghi dove vivono e, allo stesso tempo, coinvolgerli chiedendo loro di disegnare i ritratti di queste persone. Il tutto sotto la direzione della stessa Basei, coadiuvata dalla supervisione artistica di Franco Corrocher, la cui collaborazione è stata particolarmente preziosa per attribuire un viso nei casi di assenza iconografica. Sui cartelloni è presente un Qr code, utile per chiunque voglia saperne di più: inquadrandolo, infatti, si possono scoprire brevi biografie di questi personaggi, ricche di aneddoti, costruite grazie a una ricerca bibliografica e archivistica. Il beato Marco Ongaro, per esempio, è sempre stato considerato il vice-patrono di Conegliano per i suoi gloriosi miracoli che hanno salvato più volte le sorti della città, dalla siccità e persino dai nemici; Gian Battista Cima, artista di fama internazionale, aveva un figlio di nome Sebastiano o ancora Giacomo Marcatelli aveva lasciato in eredità al Comune 5 mila volumi e il denaro per custodirli, la “libreria Marcatella”: la vicenda di questa biblioteca è un piccolo giallo perché è sparita e, agli inizi del ’900, era rimasta soltanto una trentina di libri.
Chiara Dall'Armellina