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A Follina la Farnesina ha incontrato i produttori del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha dichiarato ampia disponibilità a collaborare e sostenere l’azione di promozione all’estero delle aziende produttrici di Prosecco Superiore.

A Follina la Farnesina ha incontrato i produttori del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Martedì sera, ospite del Comune di Follina, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano in un incontro con le aziende del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, ha presentato le opportunità che la Farnesina offre per promuovere nel mondo le eccellenze del made in Italy e ha assicurato quindi il supporto del Ministero alla diffusione della conoscenza del Prosecco Superiore nei Paesi in cui sono presenti gli uffici diplomatici italiani.

L’onorevole Alfano ha ribadito che l’Italia può vantare di essere la Superpotenza del gusto, della bellezza e dello stile, valori unici e inimitabili su cui il Ministero che presiede è impegnato attivamente.

Sono 126 le Ambasciate italiane all’estero con 200 uffici diplomatici, oltre ai numerosi eventi e progetti che la Farnesina organizza nel mondo, a disposizione del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e delle aziende produttrici focalizzate nell’export.

Forte apprezzamento del Ministro Alfano per il lavoro dei produttori del territorio e per il modello di sviluppo economico che la viticultura ha creato nella zona: proprio per questo l’identità del territorio di Conegliano Valdobbiadene va tutelata al fine di valorizzare il suo prodotto principe. Il connubio di Prosecco Superiore e territorio è indissolubile, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore non è “delocalizzabile”.

Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, ha portato all’attenzione del Ministro e del suo staff il successo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore in Italia e all’estero e l’importanza della valorizzazione di questo prodotto, creando una rete di connessione per lo sviluppo economico a livello internazionale.

Hanno preso la parola sul tema “Competere nel valore in un mercato globalizzato” alcuni rappresentanti di case spumantistiche aderenti al Consorzio presentando le loro strategie ed esperienze aziendali.

Elvira Bortolomiol per Bortolomiol, ha illustrato gli elementi distintivi su cui questa azienda storica della Denominazione ha sempre puntato fin dalla sua nascita, evidenziando la vocazione all’innovazione che ha condotto oggi l’azienda ad investire nel biologico e nella sostenibilità, a cominciare dall’adesione al Protocollo di gestione del vigneto del Consorzio stesso. Ha concluso il suo intervento riaffermando l’importanza del lavoro svolto da Sistema Prosecco nella tutela del nome Prosecco contro la contraffazione.

Ha proseguito Primo Franco per Nino Franco, presentando la sua azienda che esporta gran parte della sua produzione. Tra le prime realtà del territorio ad esplorare i gusti d’oltre oceano, ha sempre puntato sulla valorizzazione delle bollicine del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e del suo territorio, ora evidenzia l’importanza di stressare l’attenzione sull’impegno dei produttori e di chi ogni giorno svolge un lavoro faticoso nel vigneto per ottenere un prodotto di qualità superiore.

Giancarlo Moretti Polegato, per Villa Sandi ha ribadito nel suo discorso che il Prosecco Superiore non è solo un prodotto di grande successo in Italia e all’estero, ma è anche un territorio da salvaguardare e promuovere. Come Villa Sandi, investono da sempre per tutelarlo e stanno convertendo gradualmente i vigneti alla biodiversità. Per la promozione è indispensabile pensare a collaborazioni, sinergie e reti di impresa per competere in un mercato globale. Pur mantenendo le diversità e le peculiarità di ogni produttore e di ogni consorzio, è necessario creare una cabina di regia unica per promuovere i prodotti del territorio al di fuori dei confini nazionali.

Ettore Nicoletto per Gruppo Santa Margherita, ha voluto ricordare che nel 2016 lo spumante e soprattutto il Prosecco sono stati il traino dell’export dei vini italiani. Il territorio virtuoso di Conegliano Valdobbiadene insieme al lavoro degli uomini ha rappresentato un ruolo determinante. Senza indulgere troppo nell’autocelebrazione del successo ottenuto, ha messo l’accento su alcune aree d’attenzione determinanti a suo avviso per non svalorizzare il Prosecco Superiore.

A chiudere il panorama delle aziende è stato Gianpietro Tittonel per Colli del Soligo, in rappresentanza di 700 viticoltori. Il capitale umano e il ricambio generazionale sono i capisaldi della cooperativa che crede nello sviluppo sostenibile del territorio con un incremento delle esportazioni, soprattutto nei mercati UK e USA.

All’appuntamento hanno presenziato anche i rappresentanti delle altre due realtà che compongono il Sistema Prosecco: Armando Serena, Presidente del Consorzio Asolo Prosecco Superiore DOCG e Stefano Zanette, Presidente del Consorzio Prosecco DOC.

A Follina la Farnesina ha incontrato i produttori del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG
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