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ATS: diffuso il bilancio di sostenibilità

Nel 2019 sono stati analizzati 45.315 parametri su 1.662 campioni prelevati

ATS: diffuso il bilancio di sostenibilità

Un’occasione per fare il punto su quanto è stato realizzato dall’azienda nell’anno: è questo lo scopo del bilancio di sostenibilità che spazia da argomenti quali la responsabilità economica, sociale e ambientale.

Nel primo semestre 2020 Ats ha avviato, per la prima volta, un’analisi di materialità, ovvero un processo strutturato di ascolto dei propri stakeholders e del management aziendale, per rilevare l’importanza attribuita a diverse tematiche legate alla sostenibilità, oltre che alla gestione aziendale. Le tematiche individuate sono state oggetto di valutazione tramite questionari da parte di 108 soggetti qualificati, rappresentativi di tutte le categorie, e quanto emerso è contenuto nel Bilancio di sostenibilità distribuito ai sindaci.

“I risultati dell’indagine hanno identificato i temi importanti per la sostenibilità di Ats – spiega l’amministratore delegato, Pierpaolo Florian - Qualità e gestione efficiente della risorsa idrica, qualità dell’acqua restituita in natura, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro emergono come gli aspetti ritenuti maggiormente rilevanti. L’analisi di materialità è stata fortemente voluta dall’azienda. Per noi è di fondamentale importanza il dialogo con sindaci, associazioni di categoria, fornitori, dipendenti, istituti scolastici”.

Dal punto di vista ambientale, Ats ha cominciato ad avviare un importante percorso di implementazione dei Piani di sicurezza dell’acqua che deve essere completato entro il 2025. Si tratta di un modello preventivo e operativo per garantire acqua sicura attraverso misure di controllo estese a tutta la filiera idropotabile sulla base di principi normativi stabiliti a livello europeo. Relativamente ai controlli di potabilità, nel 2019 sono stati analizzati 45.315 parametri su 1.662 campioni prelevati su tutto il territorio gestito, ben il doppio rispetto ai minimi stabiliti dalla legge e i risultati indicano che l’acqua di Ats è buona e controllata periodicamente. Tutto questo si aggiunge all’impegno a minimizzare gli impatti ambientali di fognatura e depurazione e ai progetti di sensibilizzazione all’utilizzo consapevole della risorsa idrica destinati in particolar modo agli studenti delle scuole.

Sul lato economico, nel 2019 l’utile, pari a 1,1 milioni di euro, è stato destinato ad autofinanziamento per essere reinvestito nel territorio e nel potenziamento delle infrastrutture idriche. Il valore economico generato netto è stato di quasi 60 milioni di euro (il 2,3 per cento in più rispetto al 2018). Il 98 per cento di tale valore ha avuto ricadute positive sul territorio. A conferma dell’aiuto allo sviluppo del tessuto economico e sociale locale, si stima che il 65,3 per cento della ricchezza netta generata (37,3 milioni di euro) sia rimasta nel territorio regionale veneto. Gli investimenti realizzati, oltre a migliorare il patrimonio idrico locale, hanno importanti ricadute economiche e occupazionali: si stima che nel 2019 gli investimenti realizzati da Ats hanno generato ricadute economiche per 39,2 milioni di euro e hanno sostenuto 406 posti di lavoro equivalenti a un contratto a tempo pieno. Gli impatti economico-occupazionali hanno riguardato per il 49 per cento il territorio regionale veneto e per il 24 per cento la provincia di Treviso.

Per quanto riguarda la responsabilità sociale, nel 2019 Ats ha concesso 433 piani di rateizzazioni agli utenti che faticano a pagare le bollette, per un valore complessivo di 451,6 mila euro, il 16,3 per cento in più rispetto al 2018. Ats ha inoltre previsto un’integrazione del bonus idrico nazionale tramite liberalità. Grazie a questa iniziativa, 2.559 famiglie in difficoltà economica del territorio servito hanno ottenuto un aiuto concreto per ridurre l’impatto della bolletta idrica.

Infine, il punto sulle politiche green aziendali: il focus è cercare, nelle varie attività di gestione, di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Nel triennio 2017-2019, infatti, i consumi di energia sono diminuiti dell’8,4 per cento, con un calo sia nell’utilizzo dei combustibili (meno 9,4 per cento) sia dell’energia elettrica (meno 8,2 per cento). Dell’energia consumata nel 2019, il 22,7 per cento deriva da fonti rinnovabili. La riduzione dei consumi di energia utilizzata nei propri processi è tra i principali impegni di Ats per gli anni a venire. Infine, il 94 per cento dei mezzi aziendali è a basso impatto ambientale: inoltre, su 131 automezzi, 7 sono ad alimentazione elettrica.

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