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Approvati due bandi per favorire la competitività delle imprese venete

“Questo è un momento favorevole per le aziende venete – sottolinea l’assessore alla formazione e al lavoro Elena Donazzan -  perché crescono nell’export, possono godere di politiche pubbliche regionali favorevoli e operano in un contesto veneto post-crisi, che ha consentito di selezionare e rafforzare le realtà più solide.

Approvati due bandi per favorire la competitività delle imprese venete

Sono stati pubblicati oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Veneto due nuovi bandi che mettono a disposizione complessivamente 10 milioni di euro del Fondo sociale europeo per lo sviluppo e la crescita delle imprese venete. Gli avvisi sono la naturale continuazione di due esperienze realizzate nel  2015, che hanno visto il finanziamento, con circa 13 milioni di euro, di 250 progetti e il coinvolgimento di quasi 1600 aziende e 2000 lavoratori in percorsi che alternano alla formazione attività di motivazione, ricerca attiva, visite a realtà di eccellenza italiane ed estere e altre azioni.

 

 “Questo è un momento favorevole per le aziende venete – sottolinea l’assessore alla formazione e al lavoro Elena Donazzan -  perché crescono nell’export, possono godere di politiche pubbliche regionali favorevoli e operano in un contesto veneto post-crisi, che ha consentito di selezionare e rafforzare le realtà più solide. Il mio obiettivo di mandato – prosegue l’assessore - è usare al meglio le importanti risorse europee, focalizzandole tutte verso la ‘buona occupazione’ e il rafforzamento delle imprese. Le imprese hanno le idee chiare e la Regione le ha altrettanto come dimostrano le scelte di bilancio presentate al Consiglio che prevedono 50 milioni di euro  per il cofinanziamento fondi europei. Scelte che danno quindi priorità assoluta all’economia del Veneto”.

Il bando “Aziende in rete nella formazione continua” prevede progetti di grandi dimensioni, che possono coinvolgere imprese di un settore particolare o imprese appartenenti a più settori ma che operano nello stesso territorio, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra i vari attori del sistema economico e sostenere la creazione di reti di imprese. Sono previsti, inoltre, progetti rivolti a specifici profili professionali, finalizzati a sostenere l’acquisizione di competenze trasversali. Per partecipare sarà obbligatorio definire almeno 2 partner operativi, tra associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, camere di commercio, enti bilaterali e organizzazioni di distretto. Verranno privilegiati progetti che prevedono l’adesione a specifici accordi di programma quadro sottoscritti dalla Regione del Veneto.

Ciascun progetto deve prevedere un contributo pubblico compreso tra i 70 mila e i 300 mila euro. Le imprese potranno usufruire di incentivi per il ricorso a temporary manager, mentre ai ricercatori che svolgeranno la propria attività in azienda saranno assegnate borse di ricerca.

Per garantire la massima diffusione, ogni progetto prevederà un seminario/workshop di lancio e una conferenza stampa di presentazione.

Il bando “più competenti, più competitive” prevede, invece, progetti pluriaziendali (che coinvolgono quindi più imprese) di dimensioni più contenute, che potranno essere presentati esclusivamente dai soggetti accreditati per la formazione continua. La finalità è sviluppare in ambiti specifici quali green e blu economy, nuovi strumenti e media per la promozione e la vendita, nuove strategie per l’internazionalizzazione, competenze in grado di aiutare le singole imprese a innovarsi e diventare sempre più competitive sul mercato globale. Saranno privilegiati i progetti che coinvolgono micro e piccole imprese.

Le imprese possono partecipare alla spesa apportando una quota di cofinanziamento aggiuntivo che permetterà di usufruire di ulteriori ore di attività che, tenendo conto delle esigenze dei partecipanti emerse nel corso del progetto, andranno a integrare le attività progettuali inizialmente previste. Ciascun progetto deve prevedere un contributo pubblico non inferiore a 30 mila euro.

Entrambi i bandi prevedono che parte del finanziamento possa essere utilizzata per l’acquisto di macchinari, licenze, banche dati, ricerche di mercato e altre tipologie di spesa.

I progetti potranno essere presentati a partire dal 1° febbraio 2016, nell’arco di tre sportelli ad apertura bimensile.

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