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BIODIVERSITÀ: Cison e Revine promuovono la facelia

La pianta contribuisce alla sopravvivenza delle api

BIODIVERSITÀ: Cison e Revine promuovono la facelia

Cison di Valmarino e Revine Lago sono i due comuni diocesani ad aver aderito, insieme ad altri 11 della provincia di Treviso, al Progetto Facelia promosso da Apat - Apicoltori in Veneto in collaborazione con Confagricoltura Treviso. Obiettivo dell’iniziativa è contribuire alla sopravvivenza degli insetti impollinatori, in particolare le api, la cui esistenza è oggi messa a dura prova, tra cambiamenti climatici e impiego massiccio di fitofarmaci in agricoltura.

E per far ripopolare di api anche le colline vitate, ecco che tra primavera ed estate sono stati messi a dimora nei due territori comunali, grazie alla collaborazione dei cittadini, chili di sementi di facelia (Phacelia tanacetifolia), pianta ad alto potenziale mellifero, produttrice di nettare e polline e dunque richiamo irresistibile per le api e altri insetti impollinatori.

Il progetto fa leva sulla sensibilità dei Comuni, ai quali Apat e Confagricoltura chiedono di acquistare i semi della pianta (Revine Lago ne ha acquistati 20 chili, Cison di Valmarino 12, investendo ciascuno meno di 200 euro), seminandoli in appezzamenti comunali non utilizzati e mettendoli a disposizione gratuitamente dei residenti.

A Cison di Valmarino, dopo una serata informativa, le sementi sono state consegnate gratuitamente ai cittadini affinché le mettessero a dimora nelle fioriere sui balconi di casa o nei giardini. Così si è contribuito alla sopravvivenza degli insetti pronubi, cioè che trasportano il polline da un fiore all’altro, e allo stesso tempo abbellito il paesaggio con l’abbondante e prolungata fioritura viola della facelia. A Cison di Valmarino, soprattutto nella zona vicina al Bosco delle Penne Mozze, si contano molte arnie. Ci sono in paese apicoltori professionisti e molti appassionati che producono miele e che ricavano dal lavoro delle api polline, pappa reale e cera. Spesso non ci pensiamo, ma ben un terzo di quello che troviamo nel nostro piatto, indirettamente o indirettamente, è per merito delle api: i foraggi, per l’alimentazione degli animali, sono prodotti grazie all’impollinazione, così come fiori, verdura e frutta.

Claudia Borsoi

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