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Farmaci in vacanza: per non trovarsi in crisi

Consigli utili e buone regole di conservazione e assunzione dei farmaci.

Farmaci in vacanza: per non trovarsi in crisi

Le vacanze devono essere un periodo rilassante e proprio per questo è opportuno considerare con attenzione se i farmaci che portiamo con noi sono sufficienti a coprire l’intero periodo delle ferie.

A questo proposito Federfarma Verona ricorda ai pazienti che attualmente la ricetta rossa emessa in territorio veneto ha competenza regionale e quindi se ci spostiamo nel resto d’Italia è opportuno avere con noi i farmaci necessari al mantenimento della terapia. In aereo è utile portare i farmaci nel bagaglio a mano e sempre con i relativi foglietti illustrativi per i controlli sulla sicurezza.

Per quanto riguarda i Paesi dell’Unione Europea a seguito della cosiddetta “Schengen della Salute” i farmaci grazie alla ricetta internazionale possono essere erogati anche all’estero e pagati dal paziente che dovrà poi presentare per il rimborso la necessaria documentazione alla propria Als entro 60 giorni. È chiaro che fuori dal territorio nazionale non è garantito che si trovi il medicinale abitualmente utilizzato dal paziente. Si tratta di una prassi utile soprattutto per lunghi soggiorni all’estero.

Non riporre alla rinfusa i farmaci prima di partire per le vacanza in un unico contenitore, ma segnalare bene posologia e tempistica, per non fare confusione nel momento dell’assunzione. Inoltre è importante non cambiare mai autonomamente la terapia in atto che è tassativamente gestita dal medico curante, l’unico a poter valutare una variazione di posologia o di principio attivo.

«Sono tante le regole sui farmaci da rispettare soprattutto in occasione delle ferie o del grande caldo, per questo i farmacisti sono sempre disponibili al consiglio sia prima della partenza che durante le vacanze – dice Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei Titolari di farmacia -. I farmaci sono preparati delicati e perché siano davvero efficaci vanno trattati con estrema cura».

 

BUONE REGOLE DI CONSERVAZIONE DEI FARMACI

Non assumere un medicinale alterato in colore, odore o consistenza e se si ha qualche dubbio consultare il farmacista o il medico.

Le formulazioni solide sono meno sensibili di quelle liquide alle alte temperature e comunque, a parte indicazioni diverse, i farmaci vanno conservati a temperature inferiori a 25° C, perché alla lunga si riduce la data di scadenza.

Tra i farmaci più sensibili alle variazioni termiche ci sono quelli per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni.

Non conservare i farmaci in freezer perché anche il troppo freddo è dannoso (l’insulina, ad esempio,  va conservata in frigo, ma a temperature non inferiori ai 2°C).

Alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione (dermatiti o eczemi), a seguito dell’esposizione al sole: antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (FANS), prometazina (antistaminico).

Verificare la compatibilità con l’esposizione al sole di ogni farmaco, ma in particolare di preparati  a base di ketoprofene e creme contro le punture d’insetto o allergie cutanee a base di prometazina.

Caldo e umidità sono dannosi alle strisce per i test diagnostici, comprese quelle per verificare ovulazione o gravidanza.

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