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GIORNALISMO: proclamazione del vincitore del concorso intitolato a Tina Merlin

Sabato 16 dicembre a Longarone

GIORNALISMO: proclamazione del vincitore del concorso intitolato a Tina Merlin

Giornalismo d’inchiesta territoriale: domani 16 dicembre a Longarone il vincitore del 1° premio Fnsi intitolato a Tina Merlin Primo premio nazionale Fnsi sul giornalismo d’inchiesta territoriale intitolato a Tina Merlin: domani, sabato 16 dicembre, la proclamazione del vincitore nella sala consiliare del Municipio di Longarone. L’appuntamento è alle ore 10.30.

A fare gli onori di casa il sindaco del Comune e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, insieme alla segretaria generale della Federazione nazionale stampa italiana, Alessandra Costante. Fra gli interventi, quelli di Adriana Lotto, presidente dell’Associazione culturale Tina Merlin che con il Comune di Borgo Valbelluna – il quale comprende Trichiana, paese natale di Merlin – e la Fondazione Vajont ha collaborato all’evento patrocinato dalla Regione Veneto.

A contendersi il prestigioso riconoscimento voluto per valorizzare insieme a una delle figure più significative del giornalismo italiano, anche il lavoro di informazione che dà voce e rappresentanza alle istanze e alle denunce locali, sono cinque finalisti: Sofia Centioni, il duo Laura Fasani e Nuri Fatolahzadeh, Marco Grasso, Andrea Lattanzi e Stefania Prandi, insieme alle colleghe Francesca Cicculli, Charlotte Aagaard e Kusum Arora.

Cinque i criteri 'di lettura' adottati dalla giuria presieduta da Costante: originalità del tema, impatto sociale, accuratezza, capacità di contestualizzazione e linguaggio e stile. Nell’occasione verrà proiettato un tributo video inedito dal titolo “Tina c’è”, interprete Anna Olivier, sceneggiatura Michele Casella, video making Marco Ducoli, testo Flora Diamanti. Le targhe che verranno consegnate sono pezzi unici in legno di cirmolo dei boschi bellunesi, scolpite a mano dal maestro artista locale Mauro Lampo Olivotto, che sottolineano ancor più l’unicità, l’originalità, l’impegno, la libertà del lavoro di cronaca giornalistico, che mai e poi mai, al pari del fare artistico, potrà essere replicato o generato dall’intelligenza artificiale. Modera Monica Frapporti, vicesindaca di Borgo Valbelluna. La cerimonia di consegna è aperta al pubblico.

Sofia Centioni, 26 anni, praticante della Scuola di giornalismo di Bologna, concorre con un'inchiesta podcast intitolata 'Ristoranti da incubo, il dietro le quinte della City of food'. Laura Fasani, 30 anni, cronista del Giornale di Brescia, e la collega Nuri Fatolahzadeh, 38 anni, firmano un podcast dal titolo 'Caffaro, l'ultima barriera. I veleni nel cuore della città' (una produzione IrpiMedia in collaborazione con il Giornale di Brescia). Marco Grasso, 41 anni, giornalista de Il Fatto Quotidiano ha optato per il podcast nell'approfondire 'La strage del Ponte Morandi'. Il format del video invece caratterizza l'indagine sui danni alla salute da long Covid, per chi non è ancora uscito dalla pandemia, di Andrea Lattanzi, 36 anni, pubblicata sui siti web di Repubblica e La Stampa. Il servizio di Stefania Prandi, 44 anni, freelance, firmato con le colleghe Francesca Cicculli, 29 anni, Charlotte Aagaard e Kusum Arora e pubblicato su IrpiMedia, riguarda la 'schiavitù moderna' concretizzata nei raccoglitori dei kiwi dell'Agro Pontino.

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