
Si è tenuta nella mattinata di oggi l’inaugurazione dell’ambulatorio di prossimità, presso l’Ipab “Casa F. Fenzi” a Conegliano. Numerose le presenze in un gremito salone d’ingresso della Fenzi; molte anche le autorità civili e militari (dalla Polizia ai Carabinieri, dai Vigili del fuoco alla Croce Rossa, alla Comunità di Sant’Egidio, ai rappresentanti di alcune amministrazioni del territorio, ai numerosi giornalisti di diverse testate).
Dopo gli onori di casa di Karim Zambon, presidente dell’Ipab, il primo momento dell’inaugurazione ha visto susseguirsi gli interventi che hanno spiegato il senso ed il valore dell’ambulatorio di prossimità: è stata data la parola, innanzi tutto, ai soggetti che ne sono promotori in prima istanza (l’Ufficio diocesano di pastorale della salute; la Caritas; il Rotary Club Conegliano Vittorio Veneto; Casa Fenzi; il Comune di Conegliano; l’Ats Veneto 7); in secondo luogo, sono intervenute altre realtà che sostengono, a vario titolo, l’ambulatorio (Provincia, Regione, Diocesi di Vittorio Veneto).
Questa la scaletta degli interventi. Gian Antonio Dei Tos, direttore dell’ufficio diocesano della Pastorale della salute, ha presentato complessivamente il progetto, le sue finalità e che cosa si intenda per “ambulatorio di prossimità”. Don Andrea Forest, Presidente di Fondazione Caritas Vittorio Veneto e direttore della Caritas diocesana, ha evidenziato il valore della collaborazione tra gli enti coinvolti e il servizio di Caritas nel contesto delle povertà emergenti. Franco Moras, Presidente del Rotary Club Conegliano Vittorio Veneto, ha richiamato l'ispirazione del progetto e la motivazione del coinvolgimento del Rotary a questa iniziativa. Karim Zambon, Presidente dell’Ipab F. Fenzi che ha messo a disposizione i locali per il progetto e si è attivato per renderli fruibili, ha ribadito il valore della collaborazione per realizzare progetti a vantaggio della comunità. Fabio Chies, Sindaco di Conegliano, che sostiene in concreto il progetto con un contributo (anche economico e non solo ideale), ha richiamato il valore di iniziative come queste a vantaggio delle persone più svantaggiate. Vincenza Scarpa, vicepresidente dell’Ambito territoriale sociale (Ats – Veneto 7), ha ricordato il ruolo dell’Ats, che insieme al Comune ed all’Ulss2, è coinvolta nel progetto. Per la Provincia di Treviso, ha preso la parola la consigliera coneglianese Olga Rilampa, in rappresentanza del Presidente Stefano Marcon. Per la Regione Veneto, rappresentata dal consigliere Roberto Bet, sono arrivati i messaggi benauguranti di Sonia Brescacin, presidente Commissione salute del Consiglio regionale del Veneto, e di Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità, Servizi sociali e Programmazione sociosanitaria; mentre il Presidente della Regione, Luca Zaia, ha inviato una breve lettera che è stata letta integralmente. Infine, Mons. Riccardo Battocchio, vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, ha ricordato il valore di segno che ha questa iniziativa – l’ambulatorio di prossimità – ed ha ringraziato quanti si sono messi in gioco per realizzarla.
Successivamente, per il secondo momento della mattinata, tutti i presenti si sono spostati all’esterno, in prossimità dell’ingresso dell’ambulatorio per la benedizione, che è stata impartita dal vescovo Riccardo, e per il taglio del nastro con il quale si è aperto a tutti gli effetti l’ambulatorio. Adesso non resta che augurare buon lavoro e sostenere i medici, gli infermieri e volontari che porteranno avanti, concretamente, questa iniziativa da tutti riconosciuta come preziosa e necessaria.
Ne L'Azione in distribuzione in questi giorni, ampi approfondimenti dedicati all'ambulatorio di prossimità