Il giornale del 21 febbraio. Edizione digitale
Sindacati, futuro da inventare
O questo sindacato cambia o è destinato a morire». L’affermazione, dura, perentoria è di un noto sindacalista nazionale. La realtà, sotto gli occhi di tutti, anche degli stessi sindacalisti, è che le organizzazioni sindacali non sono più rappresentative tra i lavoratori, tra quelli ancora tutelati, tra i tanti precari, soprattutto tra i giovani e le donne. Una crisi di rappresentanza che investe il sindacato, ma non solo, anche le associazioni di categoria, che è stato il punto di partenza di un dibattito organizzato dall’Azione e dalla Vita del Popolo, lunedì 15 nella redazione del settimanale diocesano di Treviso. A guidare la riflessione, di fronte ai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, il sociologo Daniele Marini che, in recenti indagini, ha analizzato il mondo del lavoro e il sindacato. In una indagine emerge che oltre al metà degli interpellati (54,5%, il 47,6% fra gli occupati) non pensa che le organizzazioni sindacali stiano effettivamente tutelando gli interessi dei lavoratori. Al sindacato viene soprattutto imputato di non comprendere i cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro.
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