Il giornale del 5 febbraio - Edizione digitale

«Il Movimento per la vita vorrebbe incoraggiare tutti a sognare con Dio, unire tutte le forze per avanzare insieme verso una società più umana e accogliente, perché si vede nell’uomo, in ogni uomo, piccolo o grande, debole o forte che sia, utile o inutile che possa apparire, l’immagine di Dio: Cristo, lo stesso figlio di Dio, è morto per l’uomo». Mario Botteon, presidente del Movimento per la vita diocesano, conclude così il suo messaggio in occasione della 39ª Giornata per la vita, in programma domenica 5 febbraio, che la Conferenza episcopale italiana ha voluto dedicare al tema “Donne e uomini per la vita”, nel solco di S. Teresa di Calcutta. «L’impegno generoso ed eroico di S. Teresa di Calcutta svolto in favore dei bambini non nati, dagli affamati e da coloro che morivano per le strade è ancora impresso nella nostra memoria – continua Botteon –. Fulgida figura di donna che si è resa credibile perché ha vissuto accanto agli ultimi ». «Tutti avvertiamo la delicatezza, la complessità, a volte drammatica, del tempo che viviamo: la vita sembra perdere progressivamente valore e significato. Nei suoi confronti si consumano i più efferati delitti! Non finiamo perciò di ringraziare Dio di averci accolti e formati in una Chiesa che mai come in questi decenni ha tenuto alta la bandiera della vita, con un magistero sicuro circa la sua sacralità e intangibilità dal concepimento al suo compimento naturale ».

CONTINUA A LEGGERE NELL'EDIZIONE DIGITALE DEL GIORNALE