
Ha avuto quattro nipoti dai figli Alan e Mariarosa, ma a Tarzo i suoi nipoti acquisiti non si contano. Perché – da nove anni a questa parte – per tutti i bambini passati per la scuola materna lei è “nonna Luigina”. E anche se – cresciuti – non sono più all’asilo, quando l’incontrano per strada la salutano ancora e l’abbracciano. Proprio come si fa con la nonna. Anche i genitori le vogliono bene.Stiamo parlando di Luigina Zuanella, classe 1945, abitante a Colmaggiore di Sopra. Ogni mattina prende la corriera vicino casa e si reca alla scuola materna per accogliere i bambini, oggi 38. Poi è a disposizione delle maestre. Rassetta una testina, aiuta chi ha bisogno di qualcosa, specie all’ora di pranzo, mette una buona parola, sbriga un’incombenza. Il Comune di Tarzo ha voluto attribuirle recentemente un riconoscimento ufficiale per la sua opera di volontariato così ben vissuta. «Con le vacanze di Pasqua, doverose, mi sento spaesata. Mi manca tanto l’asilo. E continuerò a frequentarlo fin quando mi accetteranno e fin quando avrò forza».La signora Zuanella, figlia di emigrati a Londra, dopo aver trascorso l’infanzia con la nonna, ha vissuto in Inghilterra. Ha fatto ritorno in Italia quando aveva 55 anni. «Stavo proprio bene a Tarzo dopo il lungo periodo all’estero – racconta –. Ma sentivo il bisogno di fare qualcosa. Sono andata in canonica e ho parlato con suor Speranza Taffarel, sorella del beneamato parroco deceduto tre anni addietro. Posso fare qualcosa? Posso aiutare a pulire? Guarda, mi ha detto la religiosa, se vuoi essere utile mettiti a disposizione della nostra scuola materna».Detto, fatto. Da nove anni, avanti e indietro con la corriera, dal lunedì al venerdì, nonna Luigina svolge il suo servizio quotidiano. «Un giorno è venuto il sindaco e mi ha detto: guardi, sabato prossimo la voglio in municipio. Non me l’aspettavo. Mi hanno premiato con altri tre concittadini e mi hanno fatto una grande festa. C’erano le maestre, c’era la segretaria, c’era tanta gente. Ma io faccio tutto molto volentieri – conclude la nonna di Tarzo –. Il mio pensiero riconoscente va a suor Leontina e suor Speranza che non sono più a Tarzo, ma con le quali conservo un rapporto».Barty Stefan