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PARÈ: il forno del pane fa comunità

Una bella iniziativa della parrocchia

PARÈ: il forno del pane fa comunità

Cosa facevano tante mamme – ma anche qualche papà – durante il lockdown? Il sabato o la domenica confezionavano il pane in casa. Come pure la pizza, oltre ad altri piatti. «Perché non continuare?» si sono chieste alcune famiglie di Parè. Detto, fatto. Don Michele e don Luca, parroco e cappellano dell’unità pastorale con San Pio X e Collalbrigo, hanno subito raccolto l’idea e rilanciato. Anzitutto per valorizzare una delle caratteristiche della comunità di Parè, la convivialità, per estenderla alle altre parrocchie, in modo da favorire l’auspicata integrazione. Come sempre ha chiesto il vescovo Corrado e come raccomanda anche la recente esortazione apostolica del card. Beniamino Stella. «Con questo forno si vuole ripristinare una delle tradizioni del passato, il forno in comune, per cucinare, la domenica, il pane che ognuno può portare» spiega Federico Stringher, che coordina diverse attività. Provate ad immaginare: la famiglia si accosta alla mensa eucaristica portando il pane impastato a casa e cotto durante la celebrazione. La simbologia c’è tutta: spirituale, sociale, culturale, finanche economica. Sì, perché qualche pane verrà donato alle famiglie in difficoltà. Il gruppo parrocchiale della “Confraternita dell’aria” in un fine settimana di fatica e divertimento ha costruito il forno, coinvolgendo tutti i suoi membri, di qualsiasi età. Creare un forno dalla materia prima e non comprarlo già assemblato è una scorta unica di arte artigianale. Ecco, dunque, bambini e adulti manipolare la terra cruda e poi costruire, pezzo dopo pezzo, la cupola, irrobustendola con le pietre refrattarie. «È stata un’occasione di apprendimento e allo stesso tempo di festa, un momento semplice e creativo in cui tutti, proprio tutti, hanno potuto partecipare. Per i bambini – ci viene spiegato – è stato un divertimento unico pestare a piedi nudi l’argilla insieme alla sabbia. L’argilla non contiene sostanze tossiche, non è corrosiva ed è facile e piacevole da maneggiare». Il forno ha una base in pietre refrattarie e tutta la cupola e il camino sono stati costruiti in argilla sopra ad una struttura di sostegno costruita con rami di nocciolo. Uno strato di paglia e argilla costituisce lo strato isolante più esterno, il quale è coperto da uno strato di argilla molto fine che fa da intonaco. E per festeggiare… tutti alla sagra parrocchiale che i volontari hanno animato con scrupolosa attenzione alle precauzioni sanitarie e igieniche. Non solo, senza eccedere nell’offerta, in modo da rispettare anche i ristoratori del territorio, secondo le più recenti sensibilità di chi organizza eventi come questi.Francesco Dal Mas

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