PENSIONI: Anp Cia denuncia tante criticità
Chiesta riforma complessiva dell'"Opzione donna"
Le pensioni italiane sono le più basse a livello europeo. E l'Anp Cia chiede di aumentare la minima ad almeno 780 euro al mese e, comunque, ad un importo non inferiore a quanto indicato dall’UE riguardo la soglia di povertà.
Per quanto riguarda “Opzione donna”, ANP CIA Veneto presenterà l’istanza di una riforma complessiva al fine di renderla veramente accessibile: “Siamo contrari ad un calcolo interamente contributivo degli assegni, già magri, delle lavoratrici. Per i giovani, invece, va istituita la pensione di garanzia con la previsione di un assegno base minimo dignitoso”; necessario, inoltre, indicare l’attività agricola come lavoro gravoso e usurante, attingendo ai benefici di legge connessi (nello specifico, l’Ape sociale) per anticipare la pensione.
E ancora: va azzerata l’IMU sui terreni agricoli per tutti quei pensionati ex agricoltori che non risultano più iscritti alla previdenza. Nell’ambito del PNRR, un’opportunità imperdibile secondo la presidente Gazzetta: “occorre attivare un piano sociosanitario più vicino ai cittadini potenziando l’assistenza domiciliare e i servizi di telemedicina. A tal proposito ci auguriamo che le aree rurali non vengano abbandonate: non esistono cittadini di seria A e altri di serie B. Devono altresì essere previsti degli adeguati finanziamenti per l’attuazione della recente legge delega sull’assistenza agli anziani, il cui obiettivo è ridurre la grande frammentazione che da sempre caratterizza questo settore”.
Gli incontri coi parlamentari trevigiani vanno nella direzione di una condivisione finalizzata a trovare delle soluzioni efficaci alle tante criticità emerse, in particolare durante e dopo il covid. Sul tema pensioni, inoltre, è necessario modificare le regole previdenziali per le donne, oggi assai penalizzanti. ANP CIA ricorda, infatti, che la quattordicesima ha un importo variabile a seconda della contribuzione con cui è stata liquidata la pensione stessa. Un elemento, questo, che sfavorisce le donne, le quali hanno alle spalle una carriera lavorativa spesso discontinua. Non solo. In questi giorni tanti pensionati, in particolare i titolari delle minime, stanno chiedendo informazioni sul cedolino di luglio che presenta qualche euro in più rispetto ai 563 dei mesi scorsi, perché comprensivo della quattordicesima e degli adeguamenti dovuti.
“Non si alimenti la confusione – chiariscono Anp Cia Veneto e il patronato Inac Cia Veneto - Rimarchiamo la differenza tra la quattordicesima mensilità e l’aumento delle minime”.
Inoltre, nel cedolino di luglio è stata confermata la quattordicesima, cioè la somma che viene erogata tutti gli anni a partire dal 2007 a chi ha i requisiti. Tale mensilità spetta dai 64 anni di età in su. Il relativo importo varia in base al reddito, e va da 437 euro a 655 euro a seconda degli anni di contribuzione pagati. Per chi ha versato di più, la quattordicesima è più alta.
“Bisogna comunicare con chiarezza quali sono gli importi e per quale ragione sono erogati – precisa Gazzetta - senza alimentare notizie infondate su bonus governativi inesistenti. Per ottenere la quattordicesima vanno comunicati all’Inps i propri redditi. Motivo per cui è opportuna una verifica. A tal riguardo i nostri uffici sono a disposizione”
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