SALUTE: ISAVICO, un gabbiano a sostegno della stomia

“Perché proprio a me?” Qualsiasi malattia porta in sé un misto di dolore, incredulità, sfiducia, speranza. Molte provocano conseguenze sia psichiche che fisiche che segnano il resto dei propri giorni. Se ne parla poco ed in sordina come fosse riprovevole o per personale pudore. È la “stomia”, un’apertura artificiale a livello addominale a cui viene collegata una protesi (una piccola sacca adesiva) per la raccolta delle feci o delle urine, condizione che coinvolge circa 75 mila persone in Italia, 5mila in Veneto, dovuta a patologie oncologiche, infiammazioni, traumi addominali o per patologie congenite.

La stomia, temporanea o permanente, necessita di attenzione e cure giornaliere o al massimo ogni tre giorni da parte della persona affetta. Numerose le Associazioni ed esperti in supporto, specialmente nella fase post-operatoria. L’ISAVICO (Incontinenti Stomizzati Associazione Vittorio Veneto-Conegliano), riunisce le persone sottoposte ad interventi demolitivi sia dell’intestino che gli urostomizzati e gli incontinenti. Con circa un centinaio di associati, la realtà trevigiana costituisce la più numerosa tra le province venete.

«Gli associati si ritrovano ogni secondo venerdì del mese a San Martino di Colle Umberto, nella sede messa a disposizione dal Comune - spiega il presidente Silvano Padovan, enterostomista nelle Unità ospedaliere di Vittorio Veneto e Conegliano – per comunicazioni, o esigenze che insorgono, per organizzare gli eventi sociali e per avere al contempo un momento di scambio, supportati in questo dalla dott.ssa Isabella Mariotto, che è sia consulente di coppia e familiare che laureata in psicologia, e dalla dott.ssa enterostomista Diana Rovere, punto di riferimento negli ospedali vittoriesi e coneglianesi».

Il primo nucleo si deve a don Giuseppe Artico nel 1998, a cui è succeduto Giancarlo Cancian, quindi Grazia Maso e nel 2018 Padovan. Numerosi i contatti con altre Associazioni ed istituzioni del territorio: «Siamo in contatto diretto col dott. Bruno Cipolla presidente dell’ATIS (Ass. Trevigiani Incontinenti Stomizzati) con cui ho fatto una lezione illustrativa agli studenti della Scuola Infermieristica di Treviso. Poi con Antonella Trolese presidente AISVE regionale, con Mario Conte, sindaco di Treviso, con Antonella Caldart assessora al sociale del Comune di Vittorio Veneto, con cui stiamo programmando un evento inerente all’incontinenza uro-fecale per fine ottobre. L’interesse istituzionale è anche dovuto all’aumento dei casi, direttamente proporzionale all’età. Come Associazione locale stiamo lavorando per far conoscere sia la patologia che le problematiche legate alla riabilitazione enterostomale. Fine ultimo, avere più giovani tra gli associati».

«Grazie all’Associazione – afferma Luciana Pavan - sono ancora viva. La presenza costante del presidente, e di chi lavora con lui, è una vera garanzia che nel tempo diventa confidenza ed amicizia». Le fanno coro gli altri associati presenti che dicono di aver trovato realtà nuove per la gestione della stomia e il rapporto umano che «può ridare voce alle persone che perdono il coraggio di mostrarsi, parlarne e tornare a vivere». Non per niente il simbolo dell’Associazione è il gabbiano Jonathan Livingston, che nella sua ostinata cocciutaggine e volontà riesce a volare dove e come gli altri gabbiani non hanno neppure pensato di osare.

Riferimenti telefonici: Presidente Silvano Padovan 340.403304; dott.ssa Diana Rovere 0438.663162 (ospedali Vittorio Veneto e Conegliano); dott.ssa Isabella Mariotto i.mariotto58@gmail.com – 340.7984628. Sede di San Martino di Colle Umberto, Piazza Guglielmo Marconi.

EM