SOLIDARIETÀ: progetto “Donatori-Supereroi”

I Donatori-Supereroi, in attività e potenziali, si sono incontrati qualche giorno fa nell’aula magna di Banca della Marca ad Orsago per condividere progettualità e riflessioni sulla necessità che le imprese diventino sempre più parte della comunità anche nella solidarietà.

Erano presenti Maximilian Jessula e Monica Sfreddo, rispettivamente direttore di stabilimento e responsabile delle risorse umane di Electrolux; Andrea Altinier, responsabile della comunicazione esterna ed istituzionale di Irinox spa; Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria Soligo; Antonella De Giusti, consigliere di Piave Servizi; Cristina Pin, responsabile marketing di QdPNews; Fabio Sforza, presidente dell’ Istituto diocesano per il sostentamento del clero; Nello Mazzer e Claudia De Vido, titolari di Dema Pubblicità; Iva Carlet e Leonardo Marchesin della cantina Borgo Antico; Luigi Bignotti di CDVI Wireless; Mario Vendrame, presidente della coop. soc. I Tigli 2; Oscar Soldà, titolare dello Studio Soldà; Luca Casagrande, titolare di TreLab società benefit; Top Banqueting. Inoltre Sonia Brescacin, consigliere regionale e presidente della V Commissione regionale sanità e sociale; Silvia Senno, consigliere comunale del Comune di Orsago e Promoter di FdC, Paolino Barbiero, segretario Spi Cgil Treviso; Christian Dall’Ava, vice presidente di Confartigianato Imprese Conegliano; Oliviero Beni, vice presidente di FdC, Francesco Polo e Giovanni Sollima, componenti del consiglio di amministrazione di FdC. Il benvenuto è stato dato dal padrone di casa, il presidente di Banca della Marca, Loris Sonego, il quale ha rivolto un caloroso invito agli imprenditori a diventare «Supereroi della comunità, Donatori di FdC».

«Il valore aggiunto che possono dare le imprese, oltre a quello economico, è sociale. Anche se non mi piace questo termine e preferisco dire comunitario, di comunità. L’innovazione è un welfare generativo di comunità» ha detto il prof. Vittorio Filippi, sociologo economista e docente, il quale, partendo dai dati sulla demografia, ha sottolineato l’importanza di investire sul welfare di comunità considerato che «le sorgenti “tradizionali” di welfare si stanno esaurendo» per questo «abbiamo bisogno di un egoismo - inteso in termini positivi - lungimirante, e questo significa tenere conto delle derive e delle tendenze della società italiana». In questo contesto, le imprese, oltre ad essere motori dell’economia, possono essere motore del sociale.

«Bisogna ragionare in termini di comunità, che non è buonismo - ha detto il presidente di FdC, Loris Balliana, il quale ha raccontato le progettualità attive e quelle future di Fondazione Sinistra Piave -. Costruire la responsabilità sociale e promuovere la cultura del farsi carico, perché se sta bene il territorio, stanno bene quelli attorno a te, stai meglio anche tu».

Le progettualità di FdC, che rispondono alle esigenze della comunità attraverso l’impegno e le professionalità di Associazioni, Azienda sanitaria, Comuni, hanno bisogno del sostegno dei Donatori per poter essere messe in campo.

Un donatore è qualcuno che offre volontariamente qualcosa per aiutare gli altri senza aspettarsi necessariamente una ricompensa materiale immediata in cambio.

Un innovatore sociale è una persona che si dedica a migliorare la società attraverso idee e azioni innovative che affrontano i problemi sociali ed economici esistenti, creando un impatto positivo a lungo termine.

Diventando Donatore di FdC, al business d’impresa si aggiunge il valore della solidarietà e della responsabilità sociale che rientrano in quei fattori ESG (Environmental, Social e Governance) che fanno di un imprenditore un INNOVATORE DEL SOCIALE con un impatto positivo sulla propria Azienda e sulla Comunità.

Quindi essere Donatore di FdC è un investimento a lungo termine e anche se l’andamento demografico dice che gli italiani fanno sempre meno figli, si può essere comunque generativi per la comunità.