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Lo dice il terzo report dell’Osservatorio congiunturale della Confcommercio Provinciale e di Banca Prealpi SanBiagio

TREVISO: aumenta, nel primo semestre, la fiducia delle imprese del terziario

Terzo report dell’Osservatorio congiunturale della Confcommercio Provinciale e di Banca Prealpi SanBiagio

TREVISO: aumenta, nel primo semestre, la fiducia delle imprese del terziario

Giunge al terzo Report l’Osservatorio congiunturale della Confcommercio Provinciale e di Banca Prealpi SanBiagio. Il Report, realizzato dall’ Istituto nazionale di ricerche Format Research, diretto da Pierluigi Ascani, ad un anno-data dalla ripartenza ufficiale post emergenza indaga il sentiment degli imprenditori nel trimestre primaverile, cerca di delineare lo scenario previsionale per l’autunno e quantifica le modalità di accesso al credito delle imprese. Con questa edizione, introduce anche un focus qualitativo sulla questione della microcriminalità, particolarmente sentito dalle PMI del commercio, che in vari Comuni della provincia sembra aver avuto una recrudescenza e presenta una breve incursione sull’indotto creato dalla tappa trevigiana del Giro d’Italia, che ad aprile ha posto il nostro territorio sotto i riflettori. In totale, lo scenario restituito da Format Research propone i risultati di 800 interviste condotte con colloqui approfonditi e questionari diretti (solo per il tema della microcriminalità sono state effettuate ulteriori 166 interviste rivolte a imprese associate).

I PRINCIPALI SCENARI: QUALCHE PERCENTUALE

Aumenta, nel primo semestre, sia pure lievemente, la fiducia delle imprese del terziario, anche se “pesano” le preoccupazioni per l’aumento dei costi delle forniture ed i rincari energetici. Per settembre l’indicatore sull’andamento della propria attività cala di 1 punto e passa da 46 a 45. L’indicatore sull’occupazione è pari a 42, mentre è in caduta libera quello relativo ai prezzi praticati dai fornitori: 9 su una scala da 0% a +100%.

La primavera ha sicuramente, almeno per il 35% delle imprese, prodotto effetti positivi, con un aumento medio dei ricavi del 17% rispetto all’anno precedente (con impennate nel settore della ricezione turistica + 38%, +20% nella ristorazione, + 22% nei trasporti e nella logistica).

A chi chiedeva quale impatto avesse provocato la tappa trevigiana del Giro d’Italia, che ha posto la Marca trevigiana sotto i riflettori internazionali rispetto alle imprese dell’indotto, l’indagine risponde che solo il 36% delle imprese ha visto aumentare i propri fatturati, con un aumento medio in termini di numero di clienti (e di ricavi) pari al 29,7%.

L’andamento delle aperture e delle chiusure presenta lievi scostamenti: nel primo trimestre 2022 hanno chiuso 847 imprese, nello stesso periodo dell’anno scorso erano 791 (+7%). Tre le nuove nate questo trimestre registra un calo del 13% rispetto allo stesso periodo del 2021: 448 contro 517

 

LIQUIDITÀ E CREDITO

Diminuisce la percentuale delle imprese che hanno chiesto credito nel secondo trimestre. L’80% ha visto accogliere interamente la propria domanda di credito. Solo il 6% delle imprese ha visto rifiutare la propria domanda di credito. Il 57% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, il 26% per effettuare investimenti e il 17% per ristrutturare un debito. In progressivo peggioramento la capacità delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Treviso di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario (l’indicatore che era pari a 42 nel I trimestre, ora si attesta al 40 con un outlook ancora in calo in vista di settembre 2022).

FOCUS MICROCRIMINALITA’: LA MAPPA DEL RISCHIO

Pensando ai fenomeni di microcriminalità (es. taccheggio, atti vandalici, razzie etc.) la metà delle imprese valuta poco sicuro il comune nel quale opera. Ad aumentare nell’ultimo biennio (2020-2022) rispetto al biennio precedente (2018-2020) sono stati in prevalenza: il fenomeno delle ‘baby gang’ (55,4%), risse e schiamazzi (45,5%) e gli atti di vandalismo (38%).

Il 53% delle imprese del Terziario di Treviso ritiene grave il problema dell’esposizione delle imprese al rischio di fenomeni di microcriminalità nel proprio comune (furti, atti di vandalismo, rapine etc.). A sentirsi più esposte sono le imprese dei mandamenti di Treviso e Castelfranco Veneto.

Nella mappa del rischio che l’indagine ci restituisce, non stupisce che le zone vicine alla stazione dei treni e delle corriere, unite alle zone periferiche, siano quelle più problematiche in tutti i principali comuni sedi di mandamenti, Treviso, Oderzo, Castelfranco, Vittorio Veneto. A Conegliano si confermano come “critiche” anche le zone del Biscione, l’ex Zanussi e l’ex Zoppas, a Montebelluna il parco Manin, a Treviso il quartiere San Liberale, la Fonderia e la zona del Pam in centro storico. A Castelfranco Piazza della Serenissima e Largo Asiago.

(comunicato stampa)

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