Tv. “La Bibbia”, produzione colossale con attori non famosi

Il fascino eterno del racconto biblico è approdato sugli schermi di Rete 4 con la serie “La Bibbia”. In onda la domenica, il programma è composto da dieci episodi, che vedremo raggruppati a due per cinque puntate in prima serata fino a Pasqua (si è cominciato domenica 23 marzo). Realizzata da History Channel, LightWorkers Media e Herast Productions, “La Bibbia” è un progetto mastodontico, costato 22 milioni di dollari con quattrocento persone tra tecnici e attori, quasi cinquanta esperti di teologia, studiosi della Bibbia e sceneggiatori e 180 doppiatori per la versione italiana. A questi numeri, si aggiungono i cento milioni di telespettatori che l’hanno seguita in tutto il mondo, riportando alla ribalta un genere che si pensava ormai al tramonto.Eppure la Bibbia continua a mietere successo, rimanendo in cima alle classifiche dei libri più letti e venduti e suscitando nei suoi lettori e seguaci una serie di riflessioni e interrogativi che vanno ben oltre il messaggio religioso.Ed è forse proprio questo il suo valore: l’essere un’opera composta da mille altre opere, da temi di differente natura e pensiero.La serie tratta del Vecchio e del Nuovo Testamento, riassumendo con maestria la narrazione scritta. La voce narrante unisce gli episodi biblici come un filo conduttore che lega i due Testamenti senza alcuno stacco, offrendo al pubblico un prodotto omogeneo e completo, ambientato in un Marocco dalle atmosfere mistiche, con un occhio attento per location, costumi ed effetti speciali. Tuttavia, nonostante il lavoro maniacale effettuato dai due registi, la coppia Roma Downey e Mark Burnett, qualcuno ha comunque trovato nella serie alcune discrepanze con la versione cartacea: va ricordato però di come le trasposizioni cinematografiche e televisive di grandi opere letterarie non debbano necessariamente diventare la copia visiva di un testo. Devono altresì essere considerate come un lavoro a sé stante, certo vicino all’originale, ma non dipendente da esso. Tra le curiosità della realizzazione infine, il fatto che per interpretare i vari personaggi non sono stati scelti attori famosi: una scelta non casuale, ma effettuata nell’intento di non distrarre lo spettatore da eventuali “facce note”. Sarà bello vederlo in famiglia: i più piccoli si appassioneranno alla storia, i più grandi riscopriranno il piacere delle grandi epopee televisive.