UNIONE EUROPEA: Dossier Batterie
Relatore il vicentino Achille Variati
Il 14 giugno il voto del Parlamento europeo in sessione plenaria ha dato il via libera con una larga maggioranza (587 favorevoli, 9 contrari, 20 astenuti) al Dossier Batterie, presentato dal relatore Achille Variati (nella foto), europarlamentare del Partito Democratico.
Si tratta di una tappa fondamentale del percorso che porterà i Paesi dell’Unione a una vera e propria rivoluzione nel campo in forte crescita delle batterie, con implicazioni importanti a tutti i livelli. Il futuro Regolamento infatti normerà il mercato di tutte le batterie: in primis quelle per veicoli elettrici in fortissimo sviluppo, e poi quelle portatili, industriali, di avviamento, fulminazione e accensione (SLI) e le batterie per i mezzi di trasporto leggeri (LMT, ad esempio biciclette elettriche, e-motori, e-scooter). Con conseguenze positive per tutte le categorie di utenti, da quelli industriali a quelli domestici e individuali.
“C’è grande soddisfazione per il voto quasi unanime - commenta Variati -. È un dossier strategico per il futuro della nostra Europa che segna un passo avanti fondamentale sulla strada della sostenibilità e che è un onore aver seguito a nome dell'Europarlamento. Sono due gli aspetti centrali: la riduzione dell'impatto ambientale e lo stimolo allo sviluppo, con misure volte a rafforzare il processo di transizione, per creare un vero e proprio mercato europeo delle batterie completamente sostenibile, dalla fase di produzione a quella di riciclo. La questione ambientale è oggi più urgente che mai, e ci attendono grandi cambiamenti. Una sfida che l'Europa potrà vincere solo se sarà in grado di accoglierli e governarli al meglio. Quando il Regolamento diventerà efficace, l’Europa avrà le batterie più sostenibili a livello globale”.
Il Regolamento stabilisce i requisiti per la progettazione, l’etichettatura, l’omologazione e il fine del ciclo di vita. Ma le implicazioni non saranno solo industriali e commerciali: anche per il consumatore cambia molto. A partire dalla rimovibilità delle batterie da parte dell’utente, che diventerà obbligatoria. Passando per una più chiara etichettatura, più trasparente e comprensibile, con indicazioni precise. Fino all’ipotesi, allo studio, di caricatore unico anche per le batterie degli LMT, come già normato per i cellulari e dispositivi similari.
Sul fronte ambientale, sono numerose le prescrizioni migliorative del nuovo Regolamento. A partire dai robusti obiettivi di raccolta dei rifiuti di batterie portatili da parte dei produttori: il 45% entro la fine del 2023, il 63% entro la fine del 2027, il 73% entro la fine del 2030.
Si stima che il totale delle batterie industriali (che includono le batterie destinate all’accumulo) possa passare dalle attuali 0.7 milioni di tonnellate a quasi 4,4 milioni di tonnellate nel 2035. Tra queste il ruolo preponderante sarà ricoperto dalle batterie per veicoli elettrici, i quali dovrebbero rappresentare circa l’87% delle quote di mercato.
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