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VENETO: approvata legge per ridurre i fattori di stress degli operatori di polizia locale

Categoria esposta a forti sollecitazioni da un punto di vista psicologico

VENETO: approvata legge per ridurre i fattori di stress degli operatori di polizia locale

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità il Progetto di legge n. 168 che modifica la L. reg. n. 24/2020 ‘Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza’ per il riconoscimento di specifici fattori di rischio alla polizia locale e che prevede, a questo scopo, la collaborazione tra enti locali e Ulss per rafforzare negli operatori la capacità, dal punto di vista psicologico, di affrontare e risolvere i problemi, gestire lo stress e le emergenze.

Come ha ricordato in Aula il relatore e primo firmatario della proposta legislativa, il capogruppo di Fratelli d’Italia Enoch Soranzo, gli operatori della polizia locale (circa 5 mila in Veneto) rappresentano una popolazione lavorativa particolarmente esposta a sollecitazioni da un punto di vista psicologico, determinate dalla frequente interazione con i cittadini, dal contatto con situazioni particolarmente critiche e con persone aggressive o vittime di violenza, o dalla necessità, a titolo esemplificativo, di intervenire in caso di incidenti stradali, incendi e trattamenti sanitari obbligatori. In forza della modifica, si introduce uno specifico fattore di rischio ed è prevista una collaborazione tra enti locali (comprese le diverse forme associative degli stessi) e Ulss per rafforzare negli operatori la capacità di affrontare lo stress e l’emergenza/urgenza dal punto di vista dell’adattamento psicologico, attraverso - da un lato - un’azione formativa preventiva e - sull’altro versante - un’azione di gestione dello stress lavoro correlato conseguente alla gestione delle situazioni critiche, successiva al verificarsi degli eventi (assistenza psicologica). Le due tipologie di iniziative sono raccordate per mezzo di una convenzione che la Giunta regionale, sentita l’Anci, definirà con i comuni, da cui dipendono gli operatori (e nell’ambito della più generale azione di formazione ed aggiornamento del personale di polizia locale), e con le Ulss (per gli aspetti più propriamente sanitari); mediante tale convenzione, sulla quale la Prima commissione potrà esprimere il proprio parere, verranno ripartite le risorse, pari a 100mila euro per le annualità 2023 e 2024, per le due linee d’intervento.

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