
La Regione Veneto parteciperà alla XVIII Giornata Europea contro la tratta di esseri umani, che si celebra domani, 18 ottobre 2024, promuovendo una serie di iniziative culturali e di sensibilizzazione in sei province del territorio (in provincia di Treviso non è stato organizzato nessun evento). Gli appuntamenti, organizzati da enti pubblici e associazioni del terzo settore, includeranno incontri, dibattiti e rassegne, con l'obiettivo di mettere in luce le problematiche delle persone più vulnerabili, tra cui vittime di lavoro nero, caporalato, discriminazioni sessuali, sfruttamento e schiavitù domestica. Queste situazioni, spesso caratterizzate da violenza e minacce, colpiscono prevalentemente le donne, ma anche uomini, minori e persone transessuali.
L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, spiega: "Dal 2021, con il progetto N.A.V.I.G.A.Re - Network Antitratta Veneto Intersezioni Governance e Azioni Regionali, finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dalla Regione Veneto, abbiamo consolidato un sistema integrato per l'emersione e l'assistenza alle vittime di tratta e grave sfruttamento, attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. L’obiettivo è garantire l’accesso ai diritti per tutte le persone, indipendentemente da status giuridico, età, nazionalità, genere o tipologia di sfruttamento, che sia sessuale, lavorativo, accattonaggio o matrimoni forzati."
Tra il 1° luglio 2021 e il 30 settembre 2024, nel Veneto sono state identificate 4.138 persone vittime di tratta, con 1.788 di loro che hanno ricevuto assistenza di prossimità, e 371 che hanno seguito programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale. A livello nazionale, le persone coinvolte in tali programmi sono 7.800, di cui 2.400 hanno aderito formalmente al percorso di sostegno.
Lanzarin sottolinea: "Questi numeri sono il risultato di un impegno condiviso da tutto il sistema Veneto, non solo nella gestione dei progetti e del Numero Verde Nazionale, 800 290290, attivo H24 e contattato 12.370 volte dal 2021, ma anche grazie alle collaborazioni con le Università di Padova e Venezia. In particolare, l’Osservatorio Nazionale sui fenomeni di tratta, in collaborazione con il Centro Diritti Umani ‘A. Papisca’ di Padova, e il progetto di formazione per mediatori linguistico-culturali con il Dipartimento Studi Linguistici e Culturali dell'Università Ca' Foscari."
I servizi offerti alle vittime sono vari e comprendono l’accompagnamento socio-sanitario, l’insegnamento della lingua italiana, il supporto legale e l’aiuto per ottenere documenti come la carta d’identità e il codice fiscale. "Il nostro impegno costante è volto a far emergere, proteggere e integrare le vittime di tratta," conclude l'assessore Lanzarin.