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VIA CRUCIS AL COLOSSEO: una stazione dedicata a suor Maria De Coppi

Uccisa nella notte tra il 6 e 7 settembre, durante un attacco di guerriglieri. Il ricordo di una consorella nella tredicesima meditazione il Venerdì Santo

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VIA CRUCIS AL COLOSSEO: una stazione dedicata a suor Maria De Coppi

“Gesù è deposto dalla croce”: è stato questo il titolo della tredicesima stazione della via Crucis che si è tenuta questa sera al Colosseo e nella quale si è dato voce al desiderio di pace di una religiosa dell’Africa Orientale. Nelle parole di questa meditazione, anche se non è nominata esplicitamente, non è difficile intravedere un chiaro riferimento al martirio di suor Maria De Coppi, missionaria comboniana originaria di Ramera, uccisa nella notte tra il 6 e 7 settembre dello scorso anno per mano di un gruppo di terroristi.

“Era il 7 settembre 2022 – è stato proclamato durante la tredicesima stazione della via Crucis al Colosseo –, giorno in cui nel nostro Paese ricordiamo l’Accordo con il quale finalmente si è riconosciuto al nostro popolo il diritto alla piena indipendenza (il 7 settembre è la data dell’indipendenza del Mozambico, ndr), quando improvvisamente accadde qualcosa che frantumò la gioia: una consorella, da sempre missionaria nelle nostre terre, fu uccisa. I terroristi erano entrati in casa e senza pietà le avevano tolto la vita. Il giorno della vittoria si tramutò in sconfitta: la paura e l’incertezza inondarono i nostri cuori”.

“L’esperienza di centinaia di famiglie che hanno visto la tragica morte dei loro cari – continua la meditazione della consacrata – è diventata realtà: tra le nostre braccia giaceva il corpo senza vita della consorella. Non è facile assistere alla morte violenta di un familiare, di un amico, di un vicino di casa, come non è facile vedere la propria casa e i propri averi ridotti in cenere e il futuro farsi oscuro. Ma questa è la vita del mio popolo, è la mia vita. Però, come ci è stato testimoniato e come impariamo alla scuola della Vergine di Nazareth, che ha accolto tra le braccia Gesù esanime e lo ha contemplato con l’amore illuminato dalla fede, non bisogna mai smettere di trovare il coraggio di sognare un futuro di speranza, pace e riconciliazione. Perché l’amore di Cristo Risorto è stato riversato nei nostri cuori, perché Lui è la nostra pace, Lui la nostra vera vittoria. E niente ci separerà mai dal suo amore”. AM

( Qui di seguito, il libro su suor Maria, realizzato dall'Ufficio Missionario Diocesano e edito da L'Azione: www.lazione.it/Attualita/DIOCESI-un-libro-su-suor-Maria-De-Coppi )

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