Editoriale
stampa

Aiutiamo Papa Francesco a purificare la Chiesa

L'editoriale del direttore don Giampiero Moret.

Aiutiamo Papa Francesco a purificare la Chiesa

"Vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato», così papa Francesco domenica scorsa all’Angelus ha affrontato il fatto della pubblicazione dei due libri sul Vaticano di fronte alla folla che gremiva piazza S. Pietro e a tutto il mondo. Ha insistito: «È un atto deplorevole che non aiuta». Qualcuno commentando i due libri – “Via Crucis” di G. Nuzzi e “Avarizia” di E. Fittipaldi – ha detto: se le due pubblicazioni aiuteranno a far chiarezza sulle finanze della Santa Sede, ben vengano. Il Papa non è d’accordo. Quei libri sono frutto di atti moralmente indegni. La loro pubblicazione resta un fatto negativo perché è condannabile non solo chi ruba, ma anche chi tiene il sacco e si porta via il malloppo. Concordo con l’affermazione del direttore di “Avvenire” M. Tarquinio: “Ritengo quei due libri sleali e mistificanti”. La fede cristiana non ha mai accettato il principio “il fine giustifica i mezzi”. Lo ha sempre considerato contrario alla moralità insita nella coscienza di ogni uomo. E se dal male il giusto può anche ricavare qualche bene, il malfattore è sempre condannabile. Riguardo poi al fine perseguito, temo molto che chi ha trafugato i documenti e i giornalisti che li hanno pubblicati, siano animati da un buon fine, quello di purificare la Chiesa e rinforzare la battaglia di papa Francesco. Leggendo qualche stralcio pubblicato dai giornali e i vari commenti si percepisce piuttosto l’intento di delegittimare la Chiesa agli occhi dell’opinione pubblica.

Non sono in grado di valutare tutto il contenuto dei due libri, se contengano solo fatti rigorosamente documentati o se ci siano esagerazioni o manipolazioni. Lascio agli esperti il compito. Mi limito a sottoscrivere ciò che, con ragione, il Papa ha detto: «È un atto deplorevole che non aiuta». etto questo sulle due pubblicazioni, riconosco che c’è del marcio nella Chiesa. Papa Francesco non cessa di denunciarlo e condannarlo. Prima di lui, Benedetto XVI ha parlato a più riprese di “sporcizia” dentro la Chiesa, non solo per fatti di pedofilia, ma anche per fatti di soldi. La Chiesa nel suo sviluppo è diventata una struttura imponente sia nella sua attività di annuncio della dottrina sia nell’attività di carità e di educazione. Volere o no tutto questo ha dei costi. Ma c’è modo e modo di maneggiare le risorse materiali. Due sono i criteri cui i responsabili del- D l’apparato della Chiesa dovrebbero attenersi rigidamente. La povertà, in primo luogo. La Chiesa, per comando inderogabile di Gesù, ha l’obbligo di rimanere povera riducendo le risorse al minimo necessario. Poi la trasparenza. Poiché i soldi sono una tremenda tentazione, per non cadere nell’“avarizia” bisogna usare la massima trasparenza nel loro trattamento. Purtroppo è successo il contrario. Lo Ior, la chiacchierata banca vaticana, e le altre istituzioni che le girano attorno sono diventati luoghi di accumulo impressionante di ricchezza e di impenetrabile oscurità. Gran parte delle faccende sporche in fatto di finanza del nostro Paese hanno avuto a che fare con lo Ior: Sindona e la Banca Privata, Calvi e l’Ambrosiano, la P2, la grande tangente Enimont, la cricca degli appalti di grandi opere di Anemone e Balducci. La lista è imbarazzante. apa Francesco vuole fare pulizia ad ogni costo. Manifesta molta determinazione e molto coraggio. Non cade nel panico per le rivelazioni del marcio. Le condanna quando sono scorrette e rimane tranquillo. Sappiamo che incontra oppositori e traditori ad ogni passo che gli rendono penosa l’opera di purificazione. Ma non desiste. La sua forza, più che nel P consenso e nell’aiuto di molti all’interno dell’apparato, che pur ci sono, sta nel popolo santo di Dio. Lo ha dichiarato solennemente domenica dicendo che il “triste fatto” delle pubblicazioni non lo distoglie dal lavoro di riforma contando su tutti i cristiani: «Sì – ha ripetuto con forza – con il sostegno di tutta la Chiesa, poiché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato». Ecco, ha tirato in ballo tutti noi credenti. Diamogli una mano in questo impegno. Sosteniamolo con la nostra simpatia, ma soprattutto attuando nella nostra vita personale la conversione che lui indica per tutta la Chiesa.

Aiutiamo Papa Francesco a purificare la Chiesa
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento