SAN GIUSEPPE CI SOSTIENE NELLA SPERANZA

Carissimi fratelli e sorelle, quest’anno la solennità di S. Giuseppe cade proprio nella settimana in cui siamo precipitati nuovamente in “zona rossa”. Questa solennità, tuttavia, cade anche nell’anno che Papa Francesco ha dedicato alla figura del Santo che fu il “custode del Redentore”. Mi sembra doveroso, allora, sollecitare tutti ad un atteggiamento di rinnovata fiducia in Dio proprio facendo riferimento all’esempio e all’intercessione di S. Giuseppe. Giuseppe ha custodito il bambino Gesù e Maria, sua madre, dai pericoli e dalle minacce che incombevano su di loro. Ha affrontato disagi ed esilio per difenderli. È stato il sostegno e il riferimento che Dio ha pensato e offerto per il Figlio suo fattosi uomo.

Giuseppe non aveva nulla di straordinario. Si può pensare a lui come ad un uomo comune, travolto da una vicenda più grande di lui. La sua grandezza sta nell’aver vissuto gli eventi, in cui è stato coinvolto, con fede, speranza e amore, riuscendo a “dare famiglia” al Verbo eterno di Dio, fatto carne. Per questo Giuseppe è stato proclamato patrono della Chiesa universale e possiamo invocarlo come nostro sicuro patrono e intercessore in questo momento di prova che stiamo attraversando. Insieme a tanta responsabilità e tanto spirito di solidarietà, avverto da molte parti sentimenti di grande preoccupazione e di stanchezza e anche la tentazione di perdere il coraggio di fronte al prolungamento della situazione di pandemia da cui siamo stati colpiti.

Abbiamo tutti un grande bisogno di non sentirci soli e abbandonati. La Quaresima che stiamo vivendo, presentandoci fin dall’inizio l’esperienza di Gesù, che ha voluto affrontare lui stesso la prova e la tentazione, ci è certamente di grande aiuto e ci sostiene in quella speranza di cui ogni giorno abbiamo bisogno per andare avanti. Certamente possiamo accogliere come un dono provvidenziale anche questa indicazione di S. Giuseppe come nostro compagno di strada, nostro patrono e nostro intercessore, in questo anno che – proprio a partire dal 19 marzo – papa Francesco ha voluto dedicare alla famiglia. Mi permetto allora di dare questa indicazione: invochiamolo spesso, magari più di quanto facciamo di solito. Ci troveremo in buona compagnia e potremo contare, senza dubbio, sulla sua intercessione, sia personalmente sia come comunità ecclesiale e umanità tutta.

+ Corrado, vescovo