Itinerari Camminamonti

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1 - GIORNATA CAMMINAMONTI

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

BIVACCO SALVEDELLA VECIA

In collaborazione con la manifestazione “Malghe tra Mel e Miane"

La tradizionale Giornata Camminamonti, si svolge quest’anno a Casera Salvedella Vecia nell’ambito di “Malghe a Mel e Miane 2012”.

Dopo la Messa ci sarà il pranzo al sacco e la gara di dolci con la condivisione degli stessi. Sarà disponibile il timbro Camminamonti.

Camminamonti è un’iniziativa organizzata dal settimanale L’Azione insieme alle sezioni CAI diocesane e al Gruppo Nino Lot di Cordignano, aperta a tutti gli appassionati di montagna. Attraverso un libretto propone 8 itinerari speciali e raccoglie i timbri dei rifugi raggiunti durante le escursioni estive. Riconsegnando il libretto si può ricevere un’originale t-shirt e si partecipa all’assegnazione dei premi per categorie (singolo, famiglia, gruppo, senior e junior).

Info www.lazione.it

Cartografia: Zanetti n. 4 1:30.000 

 

Itinerario Camminamonti: partenza ore 9.00 dalla chiesa della Madonna del Carmine di Miane (m 476) seguendo il sentiero n 989 che ripercorre in parte l’antica strada comunale passando per località Pradie e Fontana Tof (m 695). Proseguendo si arriva ad un bivio, puntando a nord il sentiero sale ripido in una bella faggeta e poi il bosco si fa più rado fino a località Presette (m 1031) da qui si può ammirare il fondovalle e i versanti della Croda Maor e del Monte Cimone. A quota m 1231 il percorso incrocia un sentiero quasi pianeggiante: in direzione est si passa per Forcella delle Fede (m 1260) Malga Mont (m 1313) per poi raggiungere la cresta prealpina che porta a Casera Salvedella Vecia. In direzione ovest il sentiero va direttamente verso Salvedella Nova e 500 m dopo a Salvedella Vecia (m 1247).

Dislivello totale: 800 m circa

Tempo di percorrenza: 2 – 2 ore 30

Difficoltà: Escursionistica

Itinerario 2: partenza ore 9.30 da Malga Canidi (m 1240). Con l’auto da Mel proseguire in direzione Carve, quindi Praderadego, poi per strada semi sterrata fino a Canidi. A piedi si imbocca il sentiero n 1023 che passa per Forcella delle Fede (m 1260) e Malga Mont (m 1313). Da qui si prosegue sulla cresta prealpina fino a Salvedella Nova e 500 m dopo a Salvedella Vecia (m 1247).

Dislivello totale: 100 m

Tempo di percorrenza: 1 ora 30

Itinerario 3: partenza ore 9.30 da Rifugio Posa Puner (m 1334) Con l’auto da Combai di Miane si sale incrociando Malga Budoi. Passeggiata di facile percorrenza adatta a tutti su sentiero panoramico che porta a Salvedella Nova e 500 m dopo a Salvedella Vecia (m 1247).

Dislivello totale: 100 m

Tempo di percorrenza: 30 minuti

 

In tarda mattinata sarà celebrata la Messa, seguirà il pranzo al sacco e la gara di dolci con la condivisione degli stessi.

 

 

Escursioni con data libera

 

2 - MONTE PORE (m 2405)

(Gruppo Antelao – Sorapis)

Cartografia: Tabacco n. 003 1:25.000 

 

Il Monte Pore è un enorme cono di rocce vulcaniche ricoperte di magra vegetazione che dal Passo Giau si protende a Sud-Ovest del Nuvolau verso la Val Fiorentina; merita di essere salito per la facilità dell’accesso e per il meraviglioso panorama dalla vetta (vista su Pelmo, Civetta, Antelao, Col di Lana, Sella, Lastoni di Formin ecc.)

La vetta può essere raggiunta facilmente da diversi punti di partenza, ve ne consigliamo due: il primo un po’ più lungo e con un maggiore dislivello, il secondo più breve e con minore dislivello.

 

1° itinerario: Partenza dal passo Falzarego (m 2105) per il sentiero 441 sino a Forcella e quindi Rif. Averau (m 2413). Da qui si scende di quota proseguendo per il 441 e successivamente imboccando il sentiero 463 si raggiunge la vetta.

Dislivello: circa 730 m

Tempo di percorrenza: 6 ore a/r

Difficoltà: Escursionistica

 

2° itinerario: Partenza dal Rif. Fedare (m 2000) sulla strada del Passo Giau, da qui per sentiero 463 direttamente verso la cima.

Dislivello: circa 400 m

Tempo di percorrenza: 1h e 30’ solo andata

Difficoltà: Escursionistica

 

3 - PICCO DI VALLANDRO (m 2839)

(Gruppo Croda Rossa)

Cartografia: Tabacco n. 031 1:25.000 

1° itinerario: l’accesso più semplice al Picco di Vallandro è quello avente come punto di partenza Prato Piazza (si tratta però di area a traffico limitato, sia come orari di accesso che per il numero di mezzi ammessi – può essere necessario utilizzare servizio bus da Ponticello). Aggirando il Rif. Pratopiazza (m 1991) parte il sentiero n. 40 che sale comodamente fino all’anticima. Da qui per brevissimo tratto lievemente esposto (catena metallica) si giunge alla splendida ed isolata cima dalla quale si gode ampio panorama sull’Alta Pusteria, sulla Croda Rossa, Dolomiti di Sesto e Braies.

Dislivello: circa 840 m

Tempo di percorrenza: 4 ore (a/r)

Difficoltà: escursionistica

 

2° itinerario: per chi è disposto a camminare un po’ di più, risparmiandosi un notevole tratto di strada da percorrere in auto, è possibile la partenza da Passo Cimabanche (m 1530) percorrendo l’idilliaca Valle dei Canope sul sentiero n. 18 fino a Prato Piazza. Da qui si prosegue come sopra descritto.

Dislivello: circa 1300 m

Tempo di percorrenza: 7/8 ore a/r

Difficoltà: escursionistica (ma allenati)

 

4 - PIZ BOE’ (m 3152)

(Gruppo del Sella)

Cartografia: Tabacco n. 005 1:25.000 

Il Piz Boè è il “tremila” più frequentato e semplice da raggiungere di tutte le Dolomiti. Esistono diverse possibilità di accesso legate alle diverse capacità ed al grado di allenamento.

1° itinerario: L’itinerario più facile è quello che prevede la salita in funivia dal Passo Pordoi fino al Rif. Maria alla Forcella Pordoi (m 2950). Da qui si prende il sentiero n. 627 fino al bivio con il n. 638 che conduce alla vetta.

Dislivello: 200 m

Tempo di percorrenza: 1ora 45 solo andata

Difficoltà: Escursionistica

 

2° itinerario: Un itinerario non molto impegnativo e faticoso può essere quello che dal Passo Pordoi (m 2239) raggiunge l’Ossario del Pordoi e da qui attraverso la Val de Soel (o Joel) si innesta sul sentiero 626. Successivamente si percorre il sentiero 638 che conduce alla vetta. Il ritorno può essere effettuato raggiungendo Forcella Pordoi e da qui scegliere se scendere verso il Passo con la funivia o percorrendo il ripido ghiaione.

L’ultimo itinerario è consigliato ad escursionisti esperti ed allenati visto l’ambiente e le quote nelle quali ci si muove.

Dislivello: circa 900 m

Tempo di percorrenza dell’anello: 6 ore

Difficoltà: Escursionisti Esperti

 

5 - PALA D’ALTEI (m 1528)

(Gruppo Col Nudo - Cavallo)

Cartografia: Tabacco n. 012 1:25.000 

 

Accesso:
da Grizzo (Montereale Val Cellina) si sale per rotabile sino a Casera Pian della Corona (m 825), dove lasciamo le macchine. Seguendo il segn. 987 saliamo per comodo sentiero sino alla vetta della Pala D’Altei eccezionale punto panoramico sulla pianura e sui monti della Val Cellina. Scendiamo poi per sent. 978/A alla Casera Rupeit (m 1275) casera in muratura attrezzata a ricovero e di lì a Casera Pian della Corona e alle macchine.

Dislivello: circa 700 m

Tempo di percorrenza: 5/6 a/r

Difficoltà: Escursionistica

 

 

6 - MONTE CAVALLINO (m 2689)

(Dolomiti del Comelico)

Cartografia: Tabacco n. 017 1:25.000 

 

Accesso: da Candide si imbocca la strada – dapprima asfaltata  e poi bianca – della Val Digon, sino a quota 1588, dove si lascia l’auto. Si imbocca la strada boschiva privata che porta alla malga Pianformaggio (m. 1802) ed al vicino rifugio Cavallino (m 1827). Dietro al rifugio il sent. 145 sale ripido nel bosco, attraversa una macchia di rododendri, sino ad entrare nella Val Granda. Giunti nella sona detta “I Vanuti” si risale sino alla forcella del Cavallino (m 2543). Di lì due sono le vie per la cima, entrambe facilitate da qualche tratto di corda fissa: ne scegliamo una per salire ed ammirare il meraviglioso panorama e l’altra per scendere. In vetta, che è la più alta della catena di confine fra Comelico e Tirolo, è stata posta la grande Croce Europa, presso la quale ogni anno italiani e austriaci salgono in ricordo dei propri caduti, a suggellare la pace. Ritornati alla forcella del Cavallino – tempo permettendo – si potrebbe compiere una breve deviazione fino al Rifugio Filmoor in Austria (m 2350). Il ritorno alle auto avviene per la stessa via di salita.

Dislivello: circa 1100 m

Tempo di percorrenza: 5/6 ore a/r

Difficoltà: Escursionistico (breve tratto attrezzato con fune metallica)

 

 

7 - MONTE SERVA (m 2133)

(Prealpi Venete)

Cartografia: Tabacco n. 024 1:25.000 

Accesso: Da Belluno (383 m) si imbocca la strada asfaltata che sale al Col di Roanza; oltrepassato il bar Roanza (841 m) si prosegue sulla stretta strada asfaltata che termina dopo alcuni tornati in località Cargador (1035 m); limitate possibilità di parcheggio. La cima si raggiunge con relativa facilità, seguendo il sentiero 517 verso il Col Cavalin (1394 m). Arrivati alla casera Pian dei Fioch, aperta in estate come alpeggio, si riprende a salire sulle ripide balze erbose fino alla cima, dove è presente la grande e recente croce (poco più di tre ore da Cargador). Il ritorno è lo stesso dell'andata. Eventualmente si può percorrere una variante iniziale di salita (di maggior impegno) fino alla Casera Pian dei Fioch (1739 m), risalendo il Valon de la Serva in direzione della caratteristica Boca de Rosp (1611 m), fino alla casera stessa.

Dislivello: circa 1100 m

Tempo di percorrenza: 5/6 ore a/r

Difficoltà: Escursionistico

8 - MONTE CASTELLAZ  - CRISTO PENSANTE (m 2333)

(Pale di San Martino)

Cartografia: Tabacco n. 022 1:25.000 

 

Accesso: da Passo Rolle (m 1980) transitando per la Capanna Cervino fino a Baita Segantini. Da qui si prende la stradina con la segnaletica “Castellazzo – trekking del Cristo pensante”, che poco dopo si trasforma in un comodo sentiero pianeggiante e dove si possono vedere resti della Grande Guerra. Proseguendo fino alla parte nord-est del Castellazzo, il sentiero diventa mulattiera con a tratti numerosi muri a secco con tanti tornantini. Per lungo prato si arriva ad una selletta con una galleria che incrocia il sentiero che sale lungo i ghiaioni, ora in disuso. Da qui si può già intravedere il Cristo pensante, che si raggiunge dopo circa 200 metri. Poco distante, la cima vera e propria con una croce di legno.

Dislivello: 350 m

Tempo di percorrenza : ore 4 e 30 a/r

Difficoltà : Escursionistica

 

9 - MONTE AMARIANA (m 1980)

(Prealpi Carniche)

Cartografia: Tabacco n. 013 1:25.000 

Accesso: da Amaro (Tolmezzo) salire lungo la strada in parte asfaltata e con parecchi punti sconnessi, fino alla Forca del Cristo (m 980) limitata possibilità di parcheggio. Qui inizia l'evidente sentiero (segnavia CAI n. 414). Attraversato un breve tratto esposto (attrezzato) si risale il pendio soprastante guadagnando quota finché, raggiunta la base delle rocce, si obliqua decisamente verso destra fino ad un facile canalino roccioso, molto ben appigliato. Si risale ancora fino ad un altro canale, che si supera servendosi delle ottime attrezzature che lo percorrono o utilizzando la traccia che corre lungo il fondo del canale stesso. Oltrepassato uno spuntone roccioso, per breve canalino si giunge sul piccolo intaglio tra la cima principale e l'anticima Est. Si prosegue a sinistra sul costone, ancora attrezzato per qualche metro, fino alla cresta terminale che porta in vetta al monte Amariana (m 1905, Statua della Madonna, campana). Questa cima garantisce una vista eccezionalmente ampia che spazia dai Tauri al mare e dalle Alpi Giulie al Pelmo. Per la discesa seguire il medesimo itinerario.

Dislivello: 900 m

Tempo di percorrenza: circa 3 ore solo andata

Difficoltà: Escursionistico (tratti attrezzati)