Quartier del Piave
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ALTAMARCA: Carraro lavora al Cammino colline Unesco

52 chilometri da Vidor a Vittorio Veneto

ALTAMARCA: Carraro lavora al Cammino colline Unesco

 “Siamo molto orgogliosi di annunciare una nuova sfida per la promozione del turismo sostenibile tra le nostre colline. Oltre alla tracciatura dei percorsi escursionistici nei 29 comuni dell’area già in corso, stiamo procedendo alla creazione del primo cammino delle Colline UNESCO, un progetto ambizioso che siamo certi incontrerà il gradimento non solo dei cittadini, ma anche dei turisti che verranno a visitarci. Si tratta di un percorso di quattro tappe consigliate, di circa 52 km totali, con partenza da Vidor e arrivo a Vittorio Veneto. I viaggiatori che lo percorreranno riceveranno una credenziale su cui verranno apposti i timbri per ogni tappa percorsa e il visual grafico di questo timbro sarà affidato a un bando di idee che pubblicheremo a breve e che desideriamo intitolare alla memoria dell’Architetto Leopoldo Saccon, recentemente venuto a mancare, a cui le Colline saranno sempre riconoscenti per l’impegno profuso nel raggiungimento del traguardo UNESCO. La realizzazione del percorso è già in fase avanzata grazie alla collaborazione dei Comuni coinvolti e al lavoro di Giovanni Carraro, socio sostenitore delle Colline a cui ci siamo affidati senza indugio per tracciare i sentieri escursionistici e il cammino”.

Con queste parole Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, presenta il grande progetto storico naturalistico del primo Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, diventate Patrimonio UNESCO nel 2019.

Il tracciato, che inizia a Vidor e termina a Vittorio Veneto, si sviluppa sul crinale delle colline per apprezzare un panorama incomparabile e attraversa, oltre alle località di partenza e arrivo, anche Colbertaldo, le alture meridionali di Valdobbiadene, Col San Martino, le Vedette di Farra di Soligo, Premaor di Miane, i Tre Ponti di Follina, l’area di Cison con Zuel di Qua e di Là, Arfanta, Tarzo, Nogarolo, Serravalle, unendo porzioni di alcuni dei 37 itinerari dell’altro progetto naturalistico di mappatura dei sentieri delle Colline Unesco attualmente in corso.

Il cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene UNESCO non solo rappresenta la sintesi del lavoro di studio che mi è stato affidato dal direttivo, ma riassume quanto ho potuto conoscere in oltre vent’anni di passeggiate e ricerche tra sentieri e borghi della pedemontana trevigiana” - spiega lo scrittore e giornalista Giovanni Carraro, a cui l’Associazione ha affidato la tracciatura dei sentieri. “Nei 52 chilometri del percorso, il camminatore entrerà in un vero viaggio tra le infinite bellezze di quest’area prealpina: dai ripidi pendii, alle dolci passeggiate tra i campi, dalle vallate ricche di acqua alle affilate creste delle dorsali. Oltre a questo, tanta cultura che nasce da secoli di storia in un territorio ricchissimo di borghi, castelli, abbazie, chiese e tradizioni popolari. In questo cammino c’è tutto quello che può immaginare un escursionista”.

Il cammino presenta quindi non solo una valenza paesaggistica, ma anche storico-culturale. Molti siti visitati, ad esempio, ci riportano con la memoria alla Grande Guerra, grazie a numerose trincee, gallerie e postazioni militari visibili sulle colline. Oltre a questo, si lega simbolicamente al movimento fatto dalle truppe italiane quando riuscirono a oltrepassare il Piave nei vari punti di sfondamento per combattere la battaglia finale di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre 1918).

Il percorso, che è stato anche pensato per visitare l’intero blocco geologico caratterizzato dagli hogback delle colline sub-prealpine che si concatenano l’una con l’altra nella “core zone”, avrà una difficoltà tecnica media, ma comunque sempre di tipo escursionistico, con un’altimetria considerevole. Alcuni tratti saranno più impegnativi, come la parte finale del Monte Comun e del Monte Baldo, e per questo è stata già prevista una “Variante Nord” facoltativa che bypassa tale porzione passando per un percorso molto più semplice attraverso Fratta, Colmaggiore e la parte meridionale di Revine, offrendo soluzioni adatte a tutte le tipologie di escursionisti. 

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