PIEVE: le parole del sindaco Soldan sulla candidatura a capitale della cultura

“Noi siamo favorevoli alla sostanza delle proposte che arrivano da città importanti come Taranto, e ora anche Trapani, nostre 'colleghe' del gruppo delle dieci finaliste prescelte per il titolo di Capitale italiana della cultura 2022. Viviamo un tempo straordinario, la cultura può essere la leva per la rinascita del nostro Paese e quindi si può davvero pensare ad un riconoscimento plurale e diffuso del titolo di Capitale italiana 2022, assegnato con un impegno stretto di collaborazione su attività e progetti in rete a tutte le dieci finaliste in lizza”.

Così il sindaco Stefano Soldan a margine dell’incontro webinar del 4 dicembre nella sala consiliare del municipio di Pieve di Soligo, che ha condiviso con l’assessore alla cultura Luisa Cigagna, con il coordinatore territoriale del dossier pievigino, Marco Zabotti (nella foto), e con il fattivo sostegno dei coordinatori Roberto Masiero e Federico Della Puppa, di Fondazione Fabbri.

Al tavolo di confronto online promosso da Artlab in collaborazione con Puglia Creativa, moderatori Angelo Argento, presidente Cultura Italiae, e Francesca Velani, direttrice LuBeC, il primo cittadino di Pieve ha dibattuto con i colleghi e rappresentanti delle altre nove città finaliste, e anche con gli assessori delegati di Parma, capitale 2020 e 2021, e Bergamo e Brescia, già indicate insieme come Capitali per l’anno 2023. Non è la prima volta dal 16 novembre  scorso - giorno dell’annuncio della “short list” - che si attivano queste occasioni di dialogo tra le dieci città finaliste 2022: un nuovo webinar è già in calendario per il prossimo mercoledì 9 dicembre.                                                       

“La cultura che sfida e sconfigge le difficoltà del tempo covid di oggi, che avrà effetti negativi anche nei prossimi anni - conferma Soldan - ci convince della bontà  della proposta  di una grande squadra italiana, un 'dream team' che parte da Parma 2021 e arriva fino a Brescia e Bergamo 2023: un triennio straordinario, con al centro capitali della cultura le dieci candidate per il 2022, e tutte insieme unite le tredici realtà da Nord a Sud, per dare forza, contenuti e vitalità all'idea di una Italia che rinasce proprio dalla cultura e dalla valorizzazione della sua straordinaria bellezza”.

La posizione di Soldan, che aderisce all’idea lanciata da alcuni capoluoghi di provincia del Mezzogiorno, è coerente con quanto da lui stesso espresso nei mesi scorsi per la vicenda di Parma confermata Capitale anche per il 2021, quando auspicò pubblicamente la nascita di una rete di solidarietà e di collaborazione per il prossimo anno proprio con la città emiliana, per dare valore e immagine alla cultura come fattore di ripresa e sviluppo del Paese a livello turistico, economico e sociale.

Durante il meeting online, Stefano Soldan ha avuto modo di evidenziare  le caratteristiche principali dei temi del dossier di Pieve di Soligo e l’ispirazione che ne ha guidato la realizzazione: i principi di cooperazione e di relazione territoriale, innanzitutto, e poi il fattore di ricerca di equilibrio tra le persone e il paesaggio, nella ricerca di superare il “nodo scorsoio” zanzottiano del progresso disordinato, eliminando la bruttezza che si è accumulata nel tempo sul territorio e mettendo in atto precise azioni di decostruzione generativa.

Nel frattempo, contatti e riunioni segnano le settimane di intenso lavoro per la squadra di Pieve di Soligo in vista della finalissima della Capitale della cultura 2022 a Roma il 14/15 gennaio. Nei giorni scorsi, sempre con base la sala consiliare di Pieve, si è svolto l’incontro online della commissione scientifica di indirizzo che ha contribuito alla candidatura, durante il quale si è manifestata grande soddisfazione per il primo traguardo raggiunto, e si sono condivisi i nuclei tematici e gli aspetti comunicativi importanti per la prova decisiva che si terrà di fronte alla commissione ministeriale.