
Obiettivo un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Coldiretti rilancia la battaglia per l’etichettatura partita dalla manifestazione al valico doganale del Brennero, nell'aprile del 2024, per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. La campagna può essere sostenuta firmando negli uffici Coldiretti, sul web ed è promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.
Coldiretti Treviso ha lanciato la raccolta firme anche nei mercati settimanali di Campagna Amica: Asolo (9 giugno), Santa Maria del Rovere (19 giugno), Vittorio Veneto (20 giugno), Monigo (25 giugno), Castelfranco Veneto (26 giugno) e MoglianoVeneto (4 luglio). L’iniziativa è decollata dal mercato agricolo di Preganziol nei giorni scorsi. Si può fermare anche nel mercato coperto di piazza Giustinian a Treviso.
La raccolta delle firme per la campagna “Stop cibo falso! Origine in Etichetta”, vuole sostenere una proposta di legge europea di iniziativa popolare, che rappresenta un elemento fondamentale nel percorso intrapreso da anni per contrastare la contraffazione e l’adulterazione di prodotti alimentari, preservando la trasparenza e l’origine in etichetta.
L’obiettivo come sapete è quello di chiedere all’Unione Europea una legge che consenta ai cittadini consumatori europei l’accesso a informazioni trasparenti rispetto ai prodotti alimentari che acquistano, che siano altresì rispettate le loro aspettative in termini di elevati standard di qualità e sostenibilità, che siano esplicite e chiare le indicazioni dell’origine di provenienza per tutti i prodotti che entrano nel mercato comune, che siano rispettati gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno a tutela della salute dei cittadini consumatori e del pianeta.
“Abbiamo intrapreso questo percorso anni fa con molteplici mobilitazioni (Brennero, Parma, porti dove arrivano merci sospette ecc.) con l’obiettivo difendere il reddito di tutti gli agricoltori europei, unitamente alla salute dei cittadini ponendo fine al meccanismo previsto dall’attuale codice doganale che consente l’italianizzazione dei prodotti grazie ad ultime trasformazioni anche minime” sostiene Giorgio Polegato, president di Coldiretti Treviso.