
Il Gran Premio Gianni e Tino “Semper Nobiscum” ha regalato grandi emozioni tra le strette vie di Stevenà di Caneva, dove la scorsa domenica si sono dati battaglia i migliori Esordienti del panorama regionale e non solo. La corsa ha visto al via un centinaio atleti, tra primi e secondi anno, che non si sono risparmiati nell’esigente tracciato disegnato dal Gottardo Giochi Caneva.
La squadra di patron Massimo Raimondi può vantare un weekend da protagonista, con il settimo posto di Filippo Quaia a Stevenà, al quale si aggiungono il doppio piazzamento tra gli Allievi di Riccardo Nadin (sesto) e Gioele Marchese (settimo) nella vicina Nave di Fontanafredda ed il settimo posto di Andrea Cobalchini tra gli Juniores, dopo la vittoria nella cronoscalata del sabato.
Il percorso disegnato nel centro di Stevenà ha fatto grande selezione in ognuna delle due prove destinate agli Esordienti, rendendo il GP Gianni e Tino “Semper Nobiscum” una corsa molta dura. Ad alzare le braccia al cielo sono stati Santiago Bembo (Gs Mosole) e Justin Mamaliga (Ucs Ottavio Zuliani), mentre per i gialloneri si registra l’ottimo settimo posto di Filippo Quaia tra gli atleti al primo anno, oltre alle buone prestazioni di Anzolin e Perosa.
Tanta sfortuna invece tra gli atleti più grandi, con Klevis Skilja tagliato fuori dai giochi da una doppia foratura. I ragazzi diretti da Luca Salvador e Giuseppe De Luca saranno impegnati il prossimo weekend al 20° Memorial Filippo Carlet di Pieris (GO), dove nel pomeriggio correranno anche gli Allievi per giocarsi il titolo regionale di categoria. Agli Juniores spetterà invece un doppio appuntamento nel weekend: sabato alla 53^ Coppa Fratelli Granzotto di Corno di Rosazzo (Ud) e domenica al 37° Trofeo GD Dorigo, l'internazionale di Pieve di Soligo.
«Ancora una volta Stevenà è risultata la location perfetta per delle gare ciclistiche di assoluto rilievo», le parole del Sindaco di Caneva, Dino Salatin. «È un orgoglio poter ospitare le squadre nel paese che vide nascere il Gruppo Sportivo Caneva nella tavernetta di Toni Pessot nel lontano 1963. Una tradizione che si perpetua nel ricordo di Gianni Biz e Tino Chiaradia, fondatori del sodalizio giallonero che grazie al ciclismo è riuscito a far conoscere il nome della nostra comunità nel mondo».