
Sciame di api forma il favo ieri pomeriggio - martedì 30 luglio - sul bordo della fioriera posta sulla rotonda nel centro del paese di Torre di Mosto, di fronte al municipio.
Verso le 14 lo chef Marco Frare titolare della Trattoria Isetta, locale che sta proprio sulla piazza, esce sul marciapiede con un cliente e sono attratti da un forte ronzio in alto sulla piazza, appena il tempo di focalizzare la consistente nube forse di api o calabroni che se la trovano quasi sopra di loro, d’istinto rientrano nel locale chiudendo la porta nel timore potessero entrare seguendo poi da una finestra l’evolversi del fenomeno. Nel breve le api puntano verso terra concentrandosi sulla fioriera formando il favo.
A quel punto con sollievo Marco realizza che erano proprio pi ma in quel posto possono rappresentare un pericolo per i passanti, prova a telefonare in Comune ma forse per l’orario non ottiene risposta. A quel punto mosso da altruismo e senso civico, grazie a simili esperienze già vissute, mi chiama in aiuto e vedere cosa si poteva fare.
Per prima contatto la Monica, conosciuta apicoltrice e tecnico apistico, un compaesana sempre disponibile per questi interventi, ma purtroppo causa infortunio non può, sento altro apicoltore e amico poco distante ma è al lavoro, infine tento su internet con due apicoltori nei dintorni negativamente. A quel punto Monica si attiva chiedendo favore all’amico Davide, pure lui esperto del settore, che abita a San Stino di Livenza, ottiene l’okay ma verso le 18,30 all’uscita dal lavoro e così è stato.
Arrivato sul posto, si è messo in sicurezza e in meno di 15 minuti con bravura ha recuperato il favo e “ripristinando la sicurezza nell’area”.
Questo accadimento mi fa porre una riflessione: ai cittadini con senso civico di fronte a fatti simili rimane il dilemma per eventuali futuri comportamenti e una domanda “A chi rivolgerci quando il problema è un rischio verso la comunità e si presenta in un luogo pubblico?”.
Beppe Ave