In tutta Italia si organizza “La notte con i senza fissa dimora”, parte della “Giornata internazionale per l'eliminazione della povertà” del 17 ottobre.L'appuntamento per la “Notte con i senza fissa dimora” proposto dalla Caritas diocesana di Vittorio Veneto è venerdì 20 ottobre alle 21: il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto mons. Corrado Pizziolo guiderà un breve momento di riflessione, anche attraverso video, e preghiera per richiamare l'attenzione delle istituzioni, delle comunità cristiane e dei cittadini sul problema della grave emarginazione sociale. Si scandiranno ad alta voce i nomi degli uomini e delle donne che quest'anno, in Italia, sono morti per strada, senza fissa dimora.La serata di preghiera si svolgerà in via Murialdo a Conegliano, nel cortile di Casa Murialdo, la nuova “opera-segno” di Caritas.
Dalla prossima settimana Casa Murialdo inizierà il suo servizio, cioè accogliere persone senza fissa dimora. Fino a otto uomini alla volta potranno viverci: ciascuno potrà fermarsi al massimo tre mesi. Casa Murialdo sarà aperta ogni giorno dalle 18 alle 9 della mattina successiva.Caritas chiarisce che non è un dormitorio di emergenza, non è un centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo. Saranno solo i servizi sociali dei Comuni e i centri di ascolto Caritas a proporre l'accoglienza a Casa Murialdo di persone in difficoltà. Persone di Conegliano e dintorni, in linea di massima.A gestire Casa Murialdo sarà Fondazione Caritas Vittorio Veneto con un coordinatore del servizio e un operatore presente in Casa Murialdo. Un custode vivrà nello stesso stabile Da subito si può contare su un gruppo di volontari.La parte di fondi dell'8 per 1000 alla Chiesa Cattolica devoluta alla diocesi di Vittorio Veneto è servita anche a acquisire, ristrutturare e preparare all'accoglienza di Casa Murialdo. Un grande grazie, sottolinea Caritas, si deve anche a Giuseppina Ivonne Marin e Marco Gardenal, che hanno scelto di lasciare un'eredità di solidarietà.Il nome “Casa Murialdo” è un omaggio a Leonardo Murialdo, il santo piemontese che si dedicò soprattutto ai giovani poveri ed abbandonati. Sono proprio i Giuseppini del Murialdo a reggere dal 1924 la parrocchia di Santi Martino e Rosa, nel cui territorio si trova la struttura.Per informazioni, per aiutare, per aggiungersi al gruppo dei volontari contattare Caritas diocesana: 0438 550702, [email protected]